Inquinamento e bonifiche in provincia di Alessandria

Il sunto dell’intervento di Valter Ottria in Commissione Ambiente:

Oggi in Commissione l’Assessore Valmaggia e il Direttore De Giorgio hanno fornito una lunga e dettagliata mappatura dei 1146 siti inquinati presenti nella regione Piemonte su cui sono in atto 770 bonifiche in corso. Di questi, 5 luoghi sono classificati SIN (sito di interesse nazionale).
Purtroppo ad oggi si registra una carenza delle risorse disponibili. Dal 2009 la Regione Piemonte non ha più finanziato il settore delle bonifiche.

Nel mio intervento ho sottolineato il fatto che dei 5 siti di interesse nazionale presenti nella nostra regione, ben 3 appartengono alla Provincia di Alessandria ( Casale Monferrato per l’amianto, Serravalle Scrivia per le sostanze inquinanti dell’ex Ecolibarna, la Valle Bormida per l’ACNA). L’Italia è uno strano paese dove il principio che chi inquina paga, non viene quasi mai applicato ed ora ci troviamo con numerosi siti gravemente contaminati e con le Amministrazioni Pubbliche che non hanno le risorse finanziarie per porre rimedio. Inoltre, altro grave paradosso, anche quando sono disponibili degli stanziamenti (statali), questi non possono essere spesi dagli Enti Locali a causa dell’assurdo Patto di Stabilità. Occorrerebbe una forte azione politica per sottrarre tali opere dal Patto. Purtroppo ad oggi si registra una carenza delle risorse disponibili. Dal 2009 la Regione Piemonte non ha piu finanziato il settore delle bonifiche.

Su Casale e l’amianto, il problema è esteso a tutta la Provincia di Alessandria e oltre, diventando di interesse nazionale. Bisognerebbe incentivare i privati cittadini allo smaltimento, abbattendo almeno i costi dello stesso, attualmente troppo elevati. Nello specifico a Casale si sta esaurendo la capacità dell’attuale discarica per il conferimento dell’amianto e si rende necessaria la costruzione di un nuovo impianto.

Per quanto riguarda l’ACNA, è stato quasi completata la messa in sicurezza, mentre a quanto mi risulta, la bonifica non è stata ancora terminata e sono necessarie altre risorse che dovranno essere chieste alla proprietà (ENI). Inoltre dovrà essere seguita con attenzione la vicenda del danno ambientale (quantificato in circa 200 milioni) da corrispondere ai 51 Comuni dell’asta del Bormida. Infine, trovandosi nella Provincia di Alessandria ben 171 siti inquinati, molti di questi presentano caratteristiche di urgenza. Tra questi ho messo in evidenza la bonifica della Pedaggera (Comune di Capriata d’Orba) che si trova a monte di pochi Km rispetto al campo pozzi acquedottistico di Predosa che alimenta la Città di Acqui Terme e numerosi altri Comuni della Valle Bormida.

Il rischio che le sostanze fortemente inquinanti presenti in quel luogo da almeno 30 anni, possano infiltrarsi a valle rovinando la falda acquifera più importante del sud della provincia, deve essere assolutamente evitato. Occorre intervenire al più presto con almeno la messa in sicurezza. Per quanto riguarda la bonifica ho proposto di attingere eventualmente dalle risorse che saranno messe a disposizione dal pagamento del danno ambientale riguardante la Valle Bormida.