Tutela delle falde acquifere

Il gruppo Consiliare del Partito democratico ha votato l’ordine del giorno del consigliere Gianpaolo Andrissi del Movimento 5 Stelle riguardante gli interventi per la situazione ambientale in Valledora. A seguito di una serie di modifiche richieste dai consiglieri Walter Ottria e Vittorio Barazzotto, l’odg estende a tutto il Piemonte  le garanzie previste dal Piano di Tutela della Acque della Regione, permettendo di proteggere maggiormente le falde acquifere destinate al consumo umano.

Nel dettaglio, le modifiche introdotte rispetto al testo originale riconoscono ad Arpa Piemonte il compito di eseguire uno studio puntuale sulla situazione ambientale in Valledora relativamente all’inventario degli impianti e delle attività esistenti, rilevanti dal punto di vista ambientale. Inoltre il Consiglio regionale impegna la Giunta alla verifica dello stato autorizzativo delle attività in essere e a realizzare entro 180 giorni l’individuazione dei vincoli e delle misure concernenti le zone di protezione delle acque destinate al consumo umano.

SPiega il consigliere Walter Ottria «Le nostre modifiche nascono dall’esigenza che su tutto il territorio piemontese sia completato il lavoro attuativo dell’articolo 24 del PTA. Impegno che a oggi ha prodotto solo la nuova cartografia ma che attende norme più delineate  che vadano in aiuto a chi è preposto alle decisioni autorizzative. Il richiamo al principio di precauzione, poi, è qui inserito come linea guida generale, utile a dirimere le situazioni dubbie: in questi casi si dovrà agire in modo da non compromettere da un punto di vista ambientale il nostro territorio e nello specifico le falde acquifere. Oggi noi ci siamo assunti la responsabilità di chiedere una migliore disciplina e aiutare chi deve decidere se autorizzare questi impianti».

 Prosegue il consigliere Barazzotto: «Per cultura personale ritengo che se esista un male nel nostro Paese coincide con le lungaggini che ci stanno ingessando. Ma c’è almeno un’eccezione. Il tema ambientale deve occupare in modo centrale la politica. Non sono marchette come qualcuno lascia intendere e questo atteggiamento pregiudiziale mi addolora. I territori che per sfortuna loro vivono determinate situazioni di criticità non sono mai stati troppo ascoltati ed anzi, sono sempre stati visti quasi con fastidio. Oggi abbiamo scritto una pagina importante, di grande responsabilità: abbiamo dimostrato che la politica non arretra di fronte alle proprie responsabilità, dando un senso alla nostra presenza in Consiglio regionale. Non possiamo delegare le decisioni alle conferenze dei servizi come sostiene qualcuno, e le ragioni sono visibili in Valledora, dove le conferenze dei servizi delle province di Biella e Vercelli sono giunte a conclusioni diverse».

Terminano in coro i due consiglieri del Partito democratico: «Chi se ne frega di avere uno studio cartografico se poi non andiamo ad incidere; oggi lo facciamo sia a tutela delle popolazioni interessate sia degli imprenditori che propongono gli impianti».