Nuovi disservizi sulla linea ferroviaria Acqui Terme-Ovada conseguenti all’introduzione del nuovo orario estivo 2016.
Premesso che
- il nuovo orario estivo di Trenitalia è entrato in vigore il 12 giugno scorso ed ha avuto pesanti ripercussioni già dal lunedì successivo sulla linea ferroviaria Acqui Terme – Ovada – Genova;
- come riferito da numerosi passeggeri, dalla stampa locale e dal Comitato difesa trasporti Valli Stura e Orba, i nuovi disagi vanno a sommarsi ad una decennale storia di disservizi;
- tale situazione storica è ben rappresentata dall’inserimento della linea in questione tra le 10 peggiori linee italiane secondo il rapporto di Legambiente “Pendolaria” 2015;
considerato che
- l’entrata in vigore del nuovo orario estivo, ha comportato che dei soli 26 collegamenti giornalieri (ossia 13 coppie di treni, numero insufficiente a garantire un vero cadenzamento orario durante i giorni feriali nella fascia dalle ore 6 alle ore 21), ben 16 partano o arrivino da/a Genova Sampierdarena costringendo pertanto i passeggeri ad un disagevole trasbordo;
- in particolare, tale novità interessa tutti i principali treni utilizzati dai pendolari della Valle Stura e del Basso Piemonte per il rientro verso i Comuni di residenza in quanto, nella fascia oraria 13–20, ben 6 collegamenti consecutivi partono da Genova Sampierdarena con destinazione Acqui Terme;
- il cambio presso Genova Sampierdarena, allunga sensibilmente il tempo di viaggio: percorrere l’intera tratta – lunga meno di 60 km – necessita più di 1 ora e 45 minuti;
rilevato che
- i pendolari lamentano inoltre una serie di problematiche relative all’efficacia della comunicazione nelle stazioni, tra cui la mancanza di segnalazione video nei monitor di servizio e di messaggistica vocale per i treni in partenza da Genova Sampierdarena con destinazione Acqui Terme, con gravi disagi nel momento di prendere la coincidenza;
- il cambio di treno presso Genova Sampierdarena avviene utilizzando treni di altre tratte già per loro natura molto affollate e ciò porta a delle condizioni di grave sovraffollamento dei convogli e condizioni di viaggio oltre il limite dell’accettabilità e della sostenibilità;
sottolineato che
- le problematiche sopra enunciate appaiono risolvibili in maniera abbastanza semplice, specie se comparati ai disservizi legati al cadenzamento della linea o alle criticità strutturali della stessa;
- a questo proposito le rappresentanze dei pendolari – incontrate anche recentemente ad Ovada – lamentano un ascolto decisamente deficitario da parte degli organi competenti, con la spiacevole sensazione di abbandono marginalizzzione;
INTERROGA l’Assessore competente per sapere
quali azioni intenda perseguire nei confronti della Regione e di Trenitalia Liguria al fine di tutelare i numerosissimi pendolari piemontesi, vittime di una situazione giunta ormai al limite della sopportazione.