Assegnazione delle risorse destinate agli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali

Ordine del giorno di Andrea Appiano sull’assegnazione delle risorse regionali destinate agli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali 

Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • il perdurare della crisi economica e le trasformazioni sociali degli ultimi quindici anni hanno incrinato i legami familiari e di vicinato, facendo mancare il supporto di servizi specifici per la carenza di fondi a disposizione degli enti pubblici e privati. Emergono, di conseguenza, nuove fragilità e povertà, legate alla perdita del lavoro o di un’attività imprenditoriale, difficoltà a reperire credito, a pagare affitti o rette scolastiche, a sostenere malattie e disagi;
  • gli interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione (anziani non autosufficienti, disabili, minori a rischio etc.) sono garantiti nella nostra regione grazie al ragguardevole impegno dei Comuni tramite gli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali di cui alla legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1;
  • in base all’articolo 35 della l.r. n. 1/2004 il sistema integrato degli interventi e servizi sociali è finanziato dai comuni con il concorso della Regione. Lo stesso articolo 35, al comma 7, ha istituito uno specifico Fondo regionale che viene annualmente ripartito fra gli Enti gestori sulla base di appositi criteri di riparto;

considerato che

  • gli Enti gestori incorrono in una ormai cronica, pesante difficoltà di programmazione delle proprie attività a causa della prassi consolidata per cui le risorse regionali vengono loro confermate ed assegnate soltanto a fine anno. A ciò si aggiunga il fatto che anche gli stanziamenti statali a sostegno del sistema integrato di cui al Fondo nazionale per le politiche sociali – che concorre alla composizione del Fondo regionale – trovano la propria definizione quantitativa e l’effettiva erogazione di norma negli ultimi mesi dell’anno di competenza, con conseguenti gravi disagi sotto il profilo contabile e dell’effettiva erogazione dei servizi da parte degli Enti gestori destinatari;

rilevato che

  • in particolare il 2015 è stato un anno di grande incertezza per gli Enti gestori come quantificazione e tempistica delle risorse messe a loro disposizione. Nel mese di giugno (determinazione n. 479) è stato assegnato e ripartito agli Enti gestori solo il 50 per cento delle risorse e solamente negli ultimi giorni dell’anno sono stati emanati gli atti di assegnazione di ulteriori risorse (determinazione n. 1036 del 17 dicembre per 20 milioni e determinazione n. 1071 del 28 dicembre per altri 3 milioni). Per scongiurare in extremis il disavanzo che si sarebbe determinato per molti Enti gestori, i fondi iscritti in Assestamento al Bilancio di previsione sul 2016 (circa 20 milioni) sono stati assegnati con D.G. R. n. 11-2699 del 23 dicembre;

ricordato che

  • in sede di Bilancio di previsione finanziario 2016-2018 sono già state individuati 64 milioni di euro, pari alle risorse 2015 al netto dei 20.308.085,57 euro già allocati con la legge 29 dicembre 2015, n. 28 (Assestamento al bilancio 2015) per sanare l’anno scorso;

sottolineato che

  • occorre dare maggiori certezze agli Enti gestori – anche in considerazione dei nuovi principi contabili e del bilancio armonizzato di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – riguardo all’entità ed alla tempistica di effettiva erogazione delle risorse loro destinate, per evitare che l’attività degli Enti stessi sia pesantemente condizionata rischiando di condurre al dissesto economico il sistema dei fornitori di servizi e prestazioni a fasce di popolazione di per se stesse già deboli e vulnerabili;

IMPEGNA la Giunta regionale 

  • ad individuare modalità atte a garantire l’assegnazione del 100 per cento delle risorse iscritte a bilancio a finanziamento del Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi dei servizi sociali di cui al capitolo n. 153157 e degli altri Fondi vincolati dandone tempestiva comunicazione agli Enti gestori subito dopo l’approvazione del Bilancio di previsione finanziario 2016-2018; 
  • a valutare la possibilità di assegnare anche le risorse sulle annualità 2017 e 2018 del Bilancio di previsione finanziario, in modo da consentire agli Enti gestori di redigere un bilancio triennale il più possibile attendibile;
  • ad avviare un percorso di valutazione dei criteri di riparto dei trasferimenti sul Fondo indistinto che tengano conto delle variazioni delle realtà sociali rispetto al trend storico e dell’effettivo apporto dei comuni in quanto a quota pro capite trasferita ai propri Enti.