Finanziare gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico

Odg di Walter Ottria: Individuare, nell’ambito della nuova programmazione dei fondi PAR FSC, risorse specifiche finalizzate a finanziare gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico.

 Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • si definisce “dissesto idrogeologico” quel processo articolato che va dall’erosione contenuta e lenta alle forme più consistenti della degradazione superficiale e sotterranea dei versanti, fino alle forme imponenti e gravi delle frane, comprendendo anche fenomeni come alluvioni e valanghe;
  • in base ai dati del Rapporto Ispra 2015, sono 7145 (l’88,3% del totale) i comuni italiani che si trovano in aree ad elevato rischio idrogeologico, occupando circa il 15,8% della superficie complessiva della penisola. In Italia, più di 7 milioni di persone vivono in zone di potenziale pericolo;
  • il Piemonte è una delle regioni maggiormente caratterizzate da un delicato equilibrio idrogeologico: circa il 12,7% della popolazione piemontese risiede in zone ad elevato rischio, che rappresentano il 12,2% della superficie totale (si pensi che la provincia di Torino è seconda solo a Napoli per popolazione residente in aree ad alto rischio);
  • secondo dati di ARPA Piemonte, i settori del territorio piemontese caratterizzati dalla maggiore frequenza degli eventi di dissesto idrogeologico sono quelli del Verbano-Cusio-Ossola, Biellese e Vercellese, corrispondenti ai bacini del Toce, Sesia e Cervo, la provincia di Alessandria in corrispondenza del bacino del Basso Tanaro e l’area metropolitana del torinese;

considerato che

  • in Piemonte sono stati stanziati negli anni importanti risorse per far fronte alle esigenze conseguenti alle emergenze e ai danni determinati dagli eventi alluvionali alle abitazioni, alla viabilità, al sistema idrico e alle attività economiche, industriali e manifatturiere per prime, insieme al tessuto delle piccole e medie imprese. Secondo dati ricavati dal progetto Risknat seguito dal Settore Prevenzione territoriale del rischio geologico, dall’evento del maggio 1977 all’alluvione dell’ottobre-novembre 2014, le spese per il ripristino sono ammontate ad oltre 2 miliardi di euro;
  • tuttavia, gli interventi necessari per la messa in sicurezza del nostro territorio e per un’efficace azione di prevenzione richiederebbero risorse aggiuntive considerevoli. Più precisamente, secondo quanto emerso nel corso dei lavori degli Stati Generali sul dissesto idrogeologico in Piemonte dello scorso 22 aprile, dovrebbero essere effettuati sul territorio regionale ancora circa 500 interventi per oltre 1,24 miliardi di euro,

ricordato che

  • l’articolo 61 della Legge Finanziaria 2003 ha istituito il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), modificato poi con la Legge Finanziaria 2003. Tale Fondo è utilizzato, attraverso il Programma attuativo regionale (PAR FSC), per finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché per investimenti pubblici e incentivi, dando in tal modo attuazione al comma 5 dell’articolo 119 della Costituzione;
  • nel Documento Unitario di Programmazione (DUP), principale riferimento programmatico del PAR FSC, strutturato in Assi e Linee Regionali di Intervento, tra le priorità relative alla sostenibilità ambientale sono indicate chiaramente la prevenzione dei rischi e la difesa del suolo e dell’assetto idrogeologico; 

sottolineato che

  • per tale ragione, un’importante riferimento, per quanto concerne le risorse da destinare agli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, è costituito proprio dai fondi basati sul PAR FSC;

IMPEGNA la Giunta regionale

  • a individuare, nell’ambito della nuova programmazione dei fondi PAR FSC, risorse finalizzate a finanziare gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico sul territorio regionale.