Lunghi tempi di attesa e indisponibilità del servizio di “libera professione” per la cura delle malattie reumatiche

Interrogazione di Walter Ottria sui lunghi tempi di attesa e indisponibilità del servizio di “libera professione” per la cura delle malattie reumatiche dell’Azienda ospedaliera “S.S Antonio e Biagio e C. Arrigo“ di Alessandria.

Premesso che

  • le manifestazioni cliniche delle patologie reumatiche sono spesso di molti anni posteriori alla sua insorgenza e sono comunque irreversibili,

  • se non adeguatamente curate, il paziente che ne è affetto va incontro a inabilità lavorativa nel giro di dieci/quindici anni dalla manifestazione delle stesse;

  • le patologie reumatiche colpiscono l’intero organismo, potendosi localizzare a livello articolare, così come cardiaco, oculare, dell’intero connettivo: qualunque sia il distretto interessato;

  • dai dati Istat risalenti al 2012, su popolazione complessiva regionale di 4.357.663 abitanti, i malati reumatici erano 57.905, di cui: 20.045 soffrivano di artrite reumatodie, 16.123 di spondilite anchilosante, 18.302 di artrite psoriasica, 435 di artrite idiopatica giovanile e 3000 di altre patologie reumatiche;

evidenziato che

  • la S.S.D. di Reumatologia dell’Azienda ospedaliera “S.S Antonio e Biagio e C. Arrigo“ di Alessandria, si occupa della diagnosi e della terapia delle malattie dell’apparato muscolo-scheletrico di pertinenza medica e delle connettiviti;

  • nell’ambito diagnostico vengono utilizzate in Reparto la videocapillaroscopia e l’ecotomografia articolare;

  • in apposito ambulatorio viene svolta attività specifica riguardo alla malattia Osteoporotica, con l’ausilio di metodiche diagnostiche all’avanguardia;

  • la Struttura in questione adotta protocolli diagnostico-terapeutici e linee guida in accordo agli orientamenti delle Società Scientifiche Nazionali ed Internazionali, ed è stata inserita, con delibera della Regione Piemonte, tra i Centri autorizzati in Italia all’impiego dei farmaci biologici per la terapia dell’Artrite Reumatoide, dell’Artrite Psoriasica, della Spondilite Anchilosante ed all’impiego del Paratormone ed analoghi per la terapia dell’Osteoporosi grave;

considerato che

  • l’equipe medica, ottimamente recensita in rete dai pazienti, poteva contare fino al settembre scorso, del direttore, oggi andato in pensione e di un equipe composta di due medici;

  • l’Ospedale Civile “S.S Antonio e Biagio e C. Arrigo” fornisce anche il servizio in libera professione;

  • a tale servizio, ormai da molti mesi, non è possibile accedere a causa della mancanza di disponibilità da parte del medico preposto;

rilevato che

  • ad oggi, i tempi di attesa per una visita presso la SSD di Reumatologia si aggirano intorno ai sei mesi;

  • da nostre informazioni, risultano ugualmente lunghi anche i tempi di attesa presso strutture analoghe del circondario alessandrino;

INTERROGA

l’Assessore competente per sapere

  • quali azioni intenda mettere in atto per assicurare un servizio con tempi più brevi e per far fronte alla mancanza di un adeguato e fondamentale supporto in libera professione.

Torino, 22 febbraio 2016

Firmatario Valter OTTRIA