Codice delle Assicurazioni

Interrogazione di Antonio Ferrentino sulla Posizione della Regione Piemonte rispetto alle criticità contenute nel Disegno di legge sulla concorrenza riguardo alla modifica del Codice delle assicurazioni 

Premesso che 

  • il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 51 del 20 febbraio 2015 su proposta del Ministro per lo sviluppo Economico ha approvato un Disegno di legge che dà attuazione al provvedimento annuale sulla concorrenza, previsto dalla normativa vigente, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica frenata dalla scarsa concorrenza nel settore dei servizi;
  • il Capo I del citato Disegno di legge introduce modifiche al Codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209;
  • in particolare è prevista l’applicazione di sconti obbligatori rispetto al prezzo della polizza altrimenti applicato se l’assicurato accetta alcune condizioni, da verificarsi in precedenza o contestualmente alla stipulazione del contratto o dei suoi rinnovi. Tra tali condizioni spicca l’obbligo, da parte dell’assicurato, di riparare il veicolo incidentato presso un’officina convenzionata con la compagnia assicurativa;

considerato che

  • l’eventuale approvazione della sopraccitata e di alcune, altre modifiche legislative previste dal Disegno di legge sulla concorrenza (in particolare la limitazione alla libertà di cessione del credito derivante dal risarcimento di un sinistro con la proposta di sconti sulla polizza in caso di rinuncia) limiterebbe di fatto i diritti degli automobilisti, oltre a causare un grave danno alle carrozzerie della nostra regione mettendo a rischio l’occupazione del settore;
  • in Piemonte le carrozzerie sono 1.934 e costituiscono un comparto significativo quanto a occupati dando lavoro a 5.200 dipendenti e fatturando circa 610 milioni di euro, derivanti quasi per intero dalle riparazioni degli automezzi a seguito dei sinistri;
  • la forte limitazione della facoltà di scelta da parte dell’automobilista di un riparatore di fiducia non solo si pone in contrasto con la finalità stessa del Disegno di legge di favorire la concorrenza, ma, addirittura, creerebbe il presupposto per consentire di consolidare posizioni di cartello da parte delle compagnie assicuratrici. Una siffatta previsione normativa rischierebbe infatti di collocare l’intera filiera sotto il controllo delle Compagnie di assicurazione, determinando per i riparatori una limitazione nella capacità di autodeterminare i prezzi sulla base degli standard qualitativi da assicurare ai consumatori, che, d’altro canto, vedrebbero la qualità della riparazione del proprio mezzo affidata alla compagnia assicuratrice;

ricordato che

  • il mercato assicurativo risulta essere oggi caratterizzato da una scarsa dinamica concorrenziale in grado potenzialmente di formare un “cartello” per modulare le componenti di costo e generare e garantire ampi spazi di rendita; a dimostrazione di ciò, prendendo in considerazione i dati del quinquennio 2007-2011, si osserva una crescita del comparto assicurativo del 6,8 per cento, in controtendenza rispetto alla caduta del valore aggiunto del commercio e della autoriparazione, pari all’ 11,3 per cento. Nel nostro Paese nel corso dell’ultimo decennio i prezzi delle polizze assicurative sui mezzi di trasporto sono aumentati del 27,9 per cento segnando un incremento più che doppio rispetto al 13,6 per cento dell’Eurozona;

INTERROGA  l’Assessore regionale competente per sapere 

  • se, alla luce delle considerazioni espresse in premessa, non ritenga opportuno e urgente che la Regione Piemonte si attivi presso il Governo affinché sia rivisto il testo del Disegno di legge sulla concorrenza nella parte che modifica il vigente Codice delle Assicurazioni, consentendo di superare le criticità esposte che, di fatto, favoriscono posizioni dominanti delle compagnie assicurative e limitano i diritti degli automobilisti;
  • quali politiche la Regione preveda a sostegno del comparto delle autoriparazioni che, come ogni settore produttivo, nell’ultimo decennio ha subìto una significativa contrazione a causa della crisi economica.