Observo

Interrogazione di Antonio Ferrentino 

Premesso che 

  • il tema della videosorveglianza è strettamente connesso alla vulnerabilità dei territori e alle, oggi più che mai, attuali e imprescindibili esigenze di sicurezza e di tutela dei cittadini e delle istituzioni nei confronti della microcriminalità e delle minacce di più vasta portata, come quelle terroristiche;
  • consapevole della centralità di tale tema, la Regione Piemonte ha negli ultimi anni destinato attenzione e risorse economiche alla videosorveglianza sostenendo la crescita del settore: in base ad un censimento effettuato nel 2014 sono infatti oltre 4.800 le videocamere di sicurezza presenti sul territorio regionale e appartenenti agli enti locali;
  • tale proliferazione dei sistemi, tuttavia, non è stata accompagnata da criteri di omogeneità consentendo la contemporanea presenza di impianti sia analogici che digitali e di software di gestione incapaci di dialogare tra loro. D’altro canto in Italia non esiste un registro o un censimento generale degli impianti e non è nemmeno noto con precisione il numero di videocamere presenti a livello nazionale;

considerato che 

  • per rispondere a queste criticità nel 2013 il Settore Polizia Locale e Politiche per la sicurezza della Regione ha avviato un progetto pilota – unico in Italia – denominato OBSERVO;
  • caratteristiche peculiari del progetto sono la possibilità di conoscere in modo puntuale la posizione delle videocamere presenti in Piemonte, la raccolta unitaria dei dati da esse forniti e la loro centralizzazione su una piattaforma, in modo da consentirne una facile e al tempo stesso sicura consultazione da parte delle forze dell’ordine;
  • il progetto OBSERVO è anche in grado di fornire a tutti i richiedenti un software open source che rende gli impianti in grado di dialogare tra loro creando una rete efficace di sorveglianza, oltre a consentire notevoli risparmi di gestione;

sottolineato che 

  • il progetto ha riscosso un notevole successo: ad oggi sono quasi 2400 le videocamere, appartenenti a 134 Comuni, censite e presenti sulla piattaforma. Tutti i capoluoghi di provincia e i centri maggiori del Piemonte fanno parte del sistema e ogni settimana nuovi Comuni chiedono di essere inseriti;

rilevato, tuttavia, che 

  • nonostante il palese successo dell’iniziativa, in mancanza di chiare indicazioni e indirizzi da parte dell’attuale Amministrazione regionale il progetto sarà abbandonato vanificando anni di investimenti e sforzi e disperdendo il patrimonio di dati già oggi in possesso della Regione. Il Piemonte rischia quindi di perdere una soluzione efficace alle esigenze di sicurezza e sorveglianza, oltre che in grado di comprimere i costi e offrire uno standard condiviso che consente l’interoperabilità dei sistemi;

INTERROGA l’Assessore regionale competente per sapere

  • alla luce delle considerazioni espresse in premessa se non ritenga prioritario e indispensabile garantire le condizioni atte a consentire la prosecuzione del progetto di videosorveglianza OBSERVO.