Contrasto al fenomeno dello sfruttamento della manodopera

L’interrogazione di Enrica Baricco sul contrasto al fenomeno dello sfruttamento di manodopera, il “caporalato”

Premesso che

• il fenomeno dello sfruttamento lavorativo della manodopera (soprattutto degli immigrati irregolari) colpisce, tra le altre, la regione Piemonte ed in particolare l’area dell’astigiano;

• gli occupati nel settore agro-alimentare nella nostra regione –sia italiani che stranieri- sono oltre 70.000; di questi, circa 20mila sono di origine straniera: 5500 romeni, 2300 albanesi, marocchini, polacchi, bulgari e indiani. La provincia con il maggior numero di lavoratori stranieri occupati nel settore è Cuneo, con quasi 11mila unità, poco più della metà del totale complessivo;

• la Federazione lavoratori agroindustria (FLAI) astigiana ha denunciato che a Canelli, in provincia di Asti, i lavoratori bulgari, impegnati nella vendemmia delle uve moscato, vivono in condizioni indecorose. Essi sono, infatti, costretti a vivere in tende di fortuna, con due bagni chimici fuori uso e una sola doccia, senza acqua calda, per cento persone: uomini e donne che in media lavorano dieci ore al giorno, pagati 5 euro l’ora;

• la direttiva 2009/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009, che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, impone agli Stati di prevedere misure e sanzioni per prevenire e reprimere lo sfruttamento dei lavoratori stranieri in situazione di soggiorno irregolare proprio partendo dalla considerazione che l’azione contro l’immigrazione ed il soggiorno illegali debba comportare misure per contrastare il fattore di richiamo rappresentato dalla possibilità di trovare lavoro pur non avendo lo status giuridico richiesto;

constatato che

• in data 11 febbraio 2014 la Prefettura di Torino ha sottoscritto un “Protocollo d’intesa sul rafforzamento della collaborazione interistituzionale per l’analisi, la prevenzione e il contrasto al fenomeno della tratta degli esseri umani ai fini dello sfruttamento e intermediazione illecita della manodopera nei luoghi di lavoro in provincia di Torino”, con il quale veniva riconosciuto lo status di “vittima” alla persona oggetto di sfruttamento con la concessione di uno speciale permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale;

INTERROGA l’Assessore competente per sapere quali provvedimenti intenda adottare per contrastare e sradicare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo sul territorio regionale.