Su Opzione Donna le circolari INPS sono restrittive

Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno presentato dai consiglieri del gruppo Pd e di Sel, prima firmataria Nadia Conticelli, in cui si chiede alla Giunta regionale di attivarsi nei confronti del Governo affinché dia parere favorevole all’applicazione della legge 243/2004 (la Riforma Maroni) per quanto riguarda la cosiddetta “Opzione Donna”.

La disposizione di legge, confermata anche dalla Riforma Fornero, prevede in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2015, la possibilità di accedere al trattamento pensionistico di anzianità, in presenza di anzianità contributiva di almeno 35 anni ed almeno 57 anni di età (58 per le lavoratrici autonome) per le lavoratrici che optano per le regole di calcolo del sistema contributivo.

“Nel 2012 – spiega la consigliera Conticelli – l’INPS ha emanato due circolari restrittive, che sovrappongono invece il momento in cui si matura il diritto all’accesso con quello della decorrenza effettiva del trattamento pensionistico. In pratica, i termini per esercitare il diritto al trattamento pensionistico anticipato sarebbero scaduti nel novembre e nel dicembre 2014 rispettivamente per le lavoratrici dipendenti private e pubbliche e addirittura il 31 maggio 2014 per le autonome”.

“La legge peraltro consente anche un effettivo risparmio per le casse pubbliche – sottolinea Conticelli – poiché prevede una riduzione del rateo della pensione del 25/30%”.

Con l’odg approvato oggi in Aula – conclude la consigliera Conticelli – chiediamo di fatto che il Governo chiarisca la propria posizione rispetto ad un’interpretazione restrittiva e penalizzante della legge 243/2004, in modo tale che l’INPS revochi o riformi le circolari per consentire la piena applicazione dell’Opzione Donna alle lavoratrici che ne hanno titolo, garantendo il pieno esercizio del proprio diritto al trattamento pensionistico e liberando posti di lavoro”.

Dal luglio 2014 le lavoratrici si sono unite nel Comitato Opzione Donna, che ad oggi conta circa 2800 aderenti.