Conservazione e fruizione del Museo regionale di Scienze Naturali

Comunicato stampa di Andrea Appiano

In apertura della seduta del Consiglio regionale del 14 aprile 2015 ho rivolto all’Assessore alla Cultura
Antonella Parigi un’interrogazione in merito alla situazione del Museo regionale di Scienze Naturali di
Torino, dichiarato inagibile da agosto 2013 in seguito all’esplosione di una bombola di gas.
Tale chiusura prolungata non costituisce soltanto un impedimento alla fruibilità delle collezioni da parte del
pubblico, ma rischia di compromettere la corretta conservazione delle collezioni stesse.
È quanto si evince, tra l’altro, dalla lettera dello scorso 1 dicembre 2014 in cui il Conservatore onorario della
Sezione di Entomologia rimise il proprio incarico al Direttore del Museo. A suo avviso, le condizioni di
temperatura e umidità della sezione entomologica sarebbero pessime, così come sarebbero inadeguati gli
armadi di conservazione. Da rimarcare, inoltre, l’assenza di entomologi strutturati assunti dal Museo.
Ulteriori criticità si evidenziano a seguito di una lettera del Ministero dell’Ambiente in cui vengono chiesti
chiarimenti sulla chiusura al pubblico del Museo stesso e sulla sua capacità di soddisfare i requisiti per
l’iscrizione nel Registro delle istituzioni scientifiche, iscrizione indispensabile per poter effettuare prestiti,
donazioni e interscambi con altri istituti scientifici.
Nella sua risposta, l’Assessore Parigi ha sottolineato come il Museo abbia garantito una corretta
conservazione delle opere fin dai mesi successivi all’esplosione: a tal fine, il personale curatoriale usufruisce
settimanalmente di un permesso in deroga che consente un accesso contingentato ai depositi e alle sale
espositive dell’istituto. Il Museo e lì Università stanno inoltre elaborando un accordo quadro e convenzioni
con i Dipartimenti universitari interessati per poter disporre di professionalità specialistiche da integrare al
personale attualmente impiegato nella conservazione dei reperti.
In merito alla fruibilità, l’Assessore ha spiegato come sia al momento allo studio una procedura per
garantire l’accesso alle collezioni a ricercatori e specialisti che ne avessero esigenza. Fintanto che il Museo
non sarà riaperto, verrà allestito uno spazio di consultazione e ricerca presso l’aula didattica del piano terra
adiacente al cortile della farmacia. Gli studiosi interessati potranno fare richiesta di accesso, che varrà
accolta tenendo conto della disponibilità dello spazio