ALESSANDRIA STRATEGICA? SOLO QUANDO SI AVVICINANO GLI APPUNTAMENTI ELETTORALI

 “Oggi, in occasione della visita del Presidente della Giunta regionale Cirio e degli Assessori regionali Poggio e Protopapa, mi sono recato Centro Vaccinazioni della caserma Valfrè di Alessandria. E’ stato per me il momento di testimoniare direttamente la mia vicinanza e il mio ringraziamento a tutti i volontari e a tutto il personale sanitario impegnato in questa campagna vaccinale a tutela dei cittadini. La gratitudine nei confronti di queste persone che, da due anni, sono in prima linea nella lotta alla pandemia ci ha uniti al di là degli schieramenti politici e ci ha confermati nella convinzione che fare fronte comune, negli istanti cruciali, rende più forte l’Istituzione che si rappresenta” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Le dichiarazioni del Presidente Cirio mi portano a fare alcune riflessioni. Riguardo al tema del nuovo Ospedale di Alessandria – prosegue l’esponente dem – che, ricordo, potrà essere realizzato attraverso il piano triennale di Inail che prevede precise condizioni, voglio ribadire che come alessandrini non ci aspettiamo commenti, ma scelte chiare sul luogo dove potrà essere costruito e scelte altrettanto chiare sul futuro dell’attuale edificio”.

“Sulla logistica e sugli incroci Lisbona-Kiev non abbiamo dubbi: da 25 anni Alessandria è considerata l’area naturale del retroporto di Genova e il crocevia delle tracce internazionali delle merci. Ascoltare, ancora una volta, queste considerazioni, mentre altrove nel concreto si colgono le opportunità per il futuro, è disarmante: qui ci si limita a parlarne e con maggiore insistenza quando si avvicinano le campagne elettorali. Al massimo ci si impegna a studiare qualche opzione nella speranza che prima o poi di risulta qualcosa di positivo succeda. Ciò che è stato fatto fino ad ora è insufficiente. Almeno si potenzino i collegamenti ferroviari per le persone, come promesso. In questo ambito pare che nel nostro territorio nemmeno con le prime tranche dei fondi del PNRR si cambierà rotta” conclude Ravetti.