Adeguamento della programmazione televisiva alle esigenze delle persone sorde

Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata e resa esecutiva dall’Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18, prevede che “al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, gli Stati Parti adottano misure adeguate a garantire alle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o forniti al pubblico, sia nelle aree urbane che in quelle rurali.”;
  • in Gran Bretagna da anni sono state adottate linee guida che garantiscono l’accessibilità totale della programmazione televisiva di Stato. Vi sono, infatti, 76 canali che offrono servizi di accessibilità, pari ad oltre il 90 % dell’offerta televisiva totale. Nel report del 30 maggio 2015, OFCOM (Autorità di controllo delle telecomunicazioni della Gran Bretagna) analizza i miglioramenti nell’abbattimento della latenza e controllo della velocità della sottotitolazione live. Dal 2005 l’accesso che ciascuna emittente è tenuta a soddisfare aumenta di anno in anno. In Italia questo non avviene, né per le reti private né per la TV di Stato;
  • la sottotitolazione e la traduzione in LIS-Lingua dei Segni Italiana sono 2 servizi   distinti tra loro e non sostituibili l’uno con l’altro, poichè la LIS  è una lingua riconosciuta in base alla Legge regionale 30 luglio 2012, n. 9 ed è dotata di sue regole, sintassi e grammatica diverse dalla struttura della Iingua Italiana. Si rammenta infatti che all’art. 2 comma 2, lettera e) della suddetta legge regionale, la Regione “e) promuove e attua, d’intesa con le emittenti pubbliche e private, trasmissioni televisive con traduzione simultanea nella LIS e promuove la realizzazione di trasmissioni fornite di adeguata sottotitolazione.”;

considerato che

  • la sordità è rappresentata da diverse competenze linguistiche, l’accessibilità ai servizi televisivi deve essere garantita con entrambe le modalità: la sottotitolazione e la LIS;
  • in base ad un controllo effettuato dall’Ente Nazionale Sordi (E.N.S.) sulla programmazione in onda sul sito della Rai, confrontato a quella della pagina 777 del televideo di Rai 1 ,Rai 2 e Rai 3, si evince che i programmi in totale da palinsesto sono 346 di cui 137 sottotitolati, quindi una percentuale di sottotitolazioni pari al 40% circa;
  • dal monitoraggio dei programmi sottotitolati trasmessi sulle reti RAI effettuato dall’E.N.S. emergono ancora numerosi errori ortografici, che, in molti casi, rendono incomprensibile il messaggio, pregiudicando la possibilità di “ascolto” da parte delle persone sorde;
  • in riferimento ai telegiornali si riscontra un ritardo nella sottotitolazione rispetto alla notizia che viene “lanciata”, oppure essa scorre in modo talmente veloce che la persona sorda non riesce a comprendere ciò che viene detto, o, ancora, vengono saltate delle frasi passando alla trascrizione A titolo esemplificativo si sottolinea che il TG di RAI 1 della domenica alle ore 20.00 viene sottotitolato quasi integralmente, escludendo però la parte finale dedicata allo sport, che rientra a pieno titolo tra le notizie riportate;

 rilevato che

  • in Italia l’accessibilità ai contenuti della TV di Stato non appare, dunque, ancora rispondere alle esigenze delle persone sorde e la programmazione accessibile in lingua dei segni e/o con sottotitoli risulta insufficiente e inadeguata;
  • sul sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico la RAI- Radiotelevisione Italiana viene definita “società concessionaria in esclusiva del Servizio Pubblico radiotelevisivo.” Ciò significa che deve garantire il raggiungimento di obiettivi di pubblica utilità, quali la promozione della libera espressione delle opinioni e la garanzia dell’accesso ai soggetti politici e sociali;

 IMPEGNA la Giunta regionale del Piemonte

  • ad avviare una fase di consultazione con la direzione regionale della RAI per la stipula di una convenzione con le associazioni rappresentative avente le seguenti finalità:
  • garantire più elevati standard di qualità nel servizio di sottotitolazione ed estendere progressivamente il servizio, provvedendo alla traduzione nella lingua dei segni e/o alla sottotitolazione delle edizioni integrali del telegiornale, oltre alle edizioni brevi già presenti;
  • prevedere una programmazione accessibile anche ai minori sordi;
  • inserire nella programmazione rubriche, approfondimenti e spazi dedicati alla sordità;
  • a prevedere, con la stipula della suddetta convenzione e dopo una eventuale fase di sperimentazione, la messa a sistema della programmazione regionale per le persone sorde, anche mediante lo stanziamento di adeguate risorse nel Bilancio di previsione finanziario 2018-2020.