Potenziamento delle strategie e degli interventi regionali per favorire la protezione, la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno

 

Il Consiglio regionale,

premesso che

  • l’allattamento al seno è un diritto fondamentale dei bambini ed è un diritto delle loro mamme quello di essere sostenute nella realizzazione del loro desiderio di allattare;
  • l‘allattamento al seno fornisce tutti i nutrienti di cui il lattante ha bisogno per garantirgli una sana crescita e un sano sviluppo, inoltre esercita un’influenza biologica ed emotiva unica sulla salute sia delle madri che dei bambini;

considerato che

  • la protezione, la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno ricadono nella sfera dei diritti umani. Infatti la Convenzione sui Diritti dei Bambini, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, afferma all’art. 24 che “i paesi membri riconoscono il diritto del bambino a godere del più alto livello raggiungibile di salute…….i Paesi membri cercheranno di mettere pienamente in pratica questo diritto ed in particolare prenderanno misure appropriate….. per assicurare che tutti i settori sociali, ed in particolare genitori e figli, siano informati ed abbiano accesso ad educazione e sostegno nell’uso delle principali conoscenze, riguardanti la salute e la nutrizione, i vantaggi dell’allattamento al seno….”;

sottolineato che

  • il Ministero della Salute, attraverso le Linee di indirizzo nazionali sulla protezione, la promozione ed il sostegno dell’allattamento al seno, riconosce che l’allattamento al seno costituisce il modo di alimentazione naturale e normale nella prima infanzia ,poiché il latte materno fornisce tutti i nutrienti di cui il lattante ha bisogno nei primi sei mesi di vita. Il Ministero, inoltre, sottolinea che tale pratica costituisce un beneficio per la salute della donna. Gli effetti positivi sulla salute del bambino e della madre, rendono la promozione dell’allattamento al seno uno degli interventi di salute pubblica più rilevanti in termini di efficacia e di rapporto costo-beneficio;

ricordato che

  • la promozione dell’allattamento al seno è, tra l’altro, un’indicazione presente nel Piano Nazionale di Prevenzione 2014 – 2018, adottato dal Ministero della Sanità, che prevede che la promozione della salute inizi dalla gravidanza, passi per un programma di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno e prosegua nella fase della prima infanzia;
  • il Piemonte è tra le Regioni più attive in Italia per la promozione dell’allattamento al seno, come confermato nell’ambito della prima conferenza nazionale sull’allattamento, promossa dal Ministro alla Salute e svoltasi  nel maggio  2016; infatti fin dal 1998 la nostra Regione ha avviato una campagna di promozione dell’allattamento materno, con il “Programma di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento materno”, che ha comportato un aumento delle puerpere che alimentano direttamente i neonati, passate dal 38 per cento del 2000 al 67 del 2015;
  • altre Regioni italiane, tra le quali recentemente la Regione Veneto, hanno adottato atti per garantire alle donne la possibilità di allattare al seno in tutte le sedi aperte al pubblico, anche alla luce di quanto accaduto presso un ufficio postale piemontese, il cui personale ha ripreso una giovane donna per aver allattato al seno il figlio di pochi mesi;

 rilevato che

  • è stata recentemente emanata dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione la Direttiva n.1/2017 che richiama il principio della promozione e della protezione dell’allattamento al seno e la necessità di non scoraggiare la stessa pratica con comportamenti ostativi;

IMPEGNA la Giunta regionale

  • a potenziare le attuali strategie e interventi finalizzati a favorire la protezione, la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno, nonché a promuovere la  diffusione, presso la popolazione, della consapevolezza dell’importanza dell’allattamento materno come norma naturale, di valore culturale e sociale;
  • a valutare l’opportunità di dedicare all’interno di propri spazi luoghi idonei e attrezzati per consentire alle madri di allattare e cambiare i propri bambini, dandone adeguata diffusione attraverso il sito web istituzionale;
  • a sensibilizzare gli enti locali, nonché le aziende private e i titolari e gestori di esercizi pubblici sull’importanza di attrezzare, ove possibile, spazi idonei come quelli sopra indicati.