NAZISMO: GOVERNO E PARLAMENTO MODIFICHINO LE MODALITÀ DI ACCESSO AI RISARCIMENTI

«Nessun indennizzo ai superstiti viventi o ai loro eredi può cancellare le responsabilità storiche del nazismo, sanare i crimini commessi e far precipitare nell’oblio il ricordo degli eventi della seconda guerra mondiale, ciò detto occorre rimuovere  gli ostacoli che continuano a pregiudicare l’accesso al risarcimento da parte delle vittime dei crimini di guerra del Terzo Reich, estendendo la riapertura dei termini anche a coloro (ex deportati e loro eredi) la cui domanda risarcitoria è stata respinta da sentenza passata in giudicato che ha dichiarato l’immunità dello stato tedesco sulla base di una legge dichiarata successivamente incostituzionale. Auspichiamo un intervento in tal senso da parte del Governo Draghi e che il Parlamento, in sede di conversione del decreto 36/22, modifichi le modalità di accesso ai risarcimenti». Lo afferma il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele VALLE, commentando l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Piemonte dell’Ordine del giorno relativo all’accesso al Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime dei crimini di guerra e contro l’umanità del Terzo Reich, istituito dal decreto legge 36/2022.

«L’accesso a tale Fondo è limitato a coloro che hanno già ottenuto una sentenza passata in giudicato e a chi ha esercitato una nuova azione di risarcimento del danno entro lo scorso 31 maggio. Così si pregiudica irrimediabilmente il diritto al risarcimento dei danni subiti da un numero ingente di vittime dei reati di guerra commessi dal Terzo Reich. Ad oggi il numero delle vittime che hanno ottenuto il riconoscimento è ancora molto limitato, in quanto sussistono difficoltà ad accedere a tali risarcimenti, con conseguenti difformità di trattamento nei confronti di persone che si trovano in situazioni analoghe. Per questo occorre introdurre dei correttivi in sede di conversione del decreto».