Crisi della Dierre di Villanova d’Asti

Interrogazione di Angela Motta 

Premesso che

  • fondata nel 1975, l’azienda villanovese Dierre S.p.A. è leader nel mondo nella produzione di porte blindate, nonché ai primi posti nel settore delle porte per interni e chiusure di sicurezza. Con i suoi quasi 600 dipendenti Dierre rappresenta il più importante polo occupazionale del nord astigiano e una delle realtà industriali maggiori della nostra regione;

considerato che

  • negli ultimi anni l’azienda ha risentito pesantemente della difficile congiuntura del comparto dell’edilizia – anche se non mancano gli sbocchi sul mercato estero, in particolare svedese, asiatico e sudafricano – e per il quarto anno consecutivo permangono i contratti di solidarietà per i dipendenti che hanno consentito finora di mantenere stabile il numero degli occupati, ma che comportano un calo di retribuzione del 30 per cento, poiché attualmente rifinanziati al 70 per cento della retribuzione persa;

rilevato che

  • l’8 ottobre u.s. si è svolto un incontro tra sindacati e azienda sul futuro occupazionale, in vista della scadenza dei citati contratti di solidarietà il prossimo 31 ottobre. In un precedente incontro, tenutosi in estate, l’azienda ha firmato un accordo nel quale la proprietà ha dichiarato che, alla scadenza dei contratti di solidarietà, non avrebbe proceduto a licenziamenti unilaterali ma avrebbe fatto ricorso all’ammortizzatore sociale più idoneo;
  • il 19 ottobre, tuttavia, le parti non hanno raggiunto un accordo e le rappresentanze sindacali hanno abbandonato il tavolo di trattative. I lavoratori hanno pertanto dichiarato sciopero ad oltranza scendendo anche in strada sulla statale per Chieri, mentre la proprietà ha annunciato di voler ricorrere alla cassa integrazione straordinaria senza sottoscrivere alcuna intesa con i sindacati, sia per quanto riguarda Dierre centrale che per Atra, filiale villanovese che si occupa di lavorazione delle lamiere delle porte blindate;

sottolineato come

  • sia indispensabile un intervento urgente della Regione a sostegno di una realtà produttiva di fondamentale importanza non solo per la tenuta del tessuto socio economico astigiano, ma per tutto il Piemonte;

            INTERROGA l’Assessore competente per sapere

  • quali iniziative urgenti intenda avviare per consentire una mediazione tra azienda e rappresentanze sindacali nell’interesse dei lavoratori coinvolti.