Interrogazione di Silvana Accossato. Puoi scaricare la risposta all’interrogazione cliccando qui
Premesso che nei locali della caserma militare di via Brione, 1 a Torino – zona piazza Rivoli – trova sede provvisoria il Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria, prima istituzione europea del genere e il più antico museo di Torino, fondato presso il Regio Arsenale da Carlo Emanuele III nel 1731 ad uso dei giovani artiglieri della Scuola teorica istituita da Ignazio Bertola;
Considerato che
- il Museo d’Artiglieria è il più antico museo militare italiano;
- con il passare degli anni affluiscono nel Museo armi leggere e pesanti, bianche e da fuoco, modelli in scala, incisioni, dipinti, libri, fotografie, costituendo una raccolta unica e preziosa di testimonianze delle guerre e della tecnologia del Risorgimento e delle successive trasformazioni fino ai giorni nostri. Gli oggetti raccolti e catalogati superano attualmente i 10.000;
- le imponenti collezioni storiche del Museo costituiscono un insostituibile documento della storia di Torino capitale del Regno sabaudo, collegando e completando i percorsi culturali dell’Armeria reale e del Museo Nazionale del Risorgimento e trovando riscontro nei documenti conservati nell’Archivio di Stato di Torino;
Constatato che
- il Museo risulta chiuso e non visitabile, in attesa di una sede definitiva che potrebbe tornare ad essere quella storica del Maschio della Cittadella di Torino, o anche l’attuale se ristrutturata con minimo sforzo economico;
- gli stessi responsabili del Museo sono preoccupati che tale patrimonio venga disperso in varie sedi di altre regioni d’Italia privando Torino e il Piemonte di quello che lo stesso sito della Città di Torino descrive lodando “l’importanza delle collezioni esposte, che presentano molti esemplari provenienti da tutto il mondo, alcuni unici e di grandissimo valore, conferiscono al museo un posto di primo piano tra i musei similari del mondo”;
INTERROGA Gli Assessori competenti per sapere
- come si collochi il Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino nell’ambito della rete museale regionale;
- se la Regione possa farsi promotrice di un tavolo che raccordi il livello nazionale (Ministero della Difesa) e quello locale (Comune di Torino), affinché tale patrimonio non vada disperso e possa tornare ad essere visitabile.