Organizzazione dei servizi sanitari in Val Sangone

Interrogazione di Andrea Appiano sulla organizzazione dei servizi sanitari in Val Sangone

 Premesso che 

  • a fine giugno l’ASL TO3 ha comunicato la riduzione del servizio di guardia medica estiva, da molti anni fruibile in Val Sangone, con la posticipazione dell’inizio dal 1 al 13 luglio e l’anticipazione della fine dal 31 al 21 agosto;
  • si tratta di un taglio netto del 40 per cento che va ad acuire le già notevoli carenze nell’organizzazione complessiva dei servizi sanitari della Val Sangone: basti considerare, infatti, che le ambulanze del 118 non hanno l’infermiere a bordo nelle ore notturne con la motivazione dello scarso numero di interventi effettuati;
  • lo stesso ragionamento fatto per la presenza dell’infermiere H24 sulle ambulanze è stato avanzato anche per giustificare il taglio della guardia medica estiva. Difatti, anche in questo caso, si è detto che la riduzione del periodo di fruizione del servizio è dovuto alla scarsa affluenza ad inizio luglio e a fine agosto. Inoltre l’ASL TO3 ha rimarcato come i medici di medicina generale della zona possano erogare le medesime prestazioni e come presso il Punto di primo intervento di Giaveno sia assicurata la presenza di un medico;

considerato che 

  • il criterio della produttività, alla base delle decisioni assunte dall’ASL, è quantomeno discutibile trattandosi di servizi sanitari indispensabili alla popolazione. Nel caso del 118 senza infermiere nelle ore notturne, il territorio viene privato di un servizio essenziale considerando che il primo presidio ospedaliero può essere a 40 minuti di ambulanza e che, pertanto, la popolazione è esposta a gravi rischi;
  • per quanto riguarda la riorganizzazione della guardia medica estiva, il taglio rischia di avere un effetto ulteriormente recessivo sul turismo in Val Sangone, considerato l’elevato numero di villeggianti in età avanzata e con pluripatologie che contavano sulla presenza di un medico vicino e immediatamente accessibile. Le soluzioni alternative suggerite dalla stessa ASL hanno comunque costi maggiori, infatti i medici di base non sono tenuti ad erogare le medesime prestazioni e, nel caso, potrebbero farlo come prestazioni private a pagamento, mentre il passaggio del paziente presso il Punto di primo intervento di Giaveno è senz’altro più oneroso rispetto ad una visita della guardia medica;

constatato che 

  • la riorganizzazione della guardia medica estiva è stata decisa senza avviare preliminarmente la necessaria concertazione con i sindaci della zona interessata e con i medici, condizione indispensabile per realizzare un modello rispondente alle esigenze locali;
  • inoltre, nel caso dei medici, la turnistica per il servizio di guardia medica dell’estate 2015 è stata espressamente richiesta con le stesse modalità degli anni scorsi ed è stata consegnata entro il 10 giugno, come da regolamento aziendale. I medici si sono quindi impegnati a coprire la turnistica ed hanno adattato il proprio calendario lavorativo anche in funzione di tale compito; riorganizzare ora il servizio potrebbe esporre l’ASL a contenziosi;

INTERROGA l’Assessore regionale competente per sapere

  • come intenda intervenire per assicurare che i servizi sanitari siano adeguati e pienamente rispondenti alle reali esigenze dei residenti e dei turisti della Val Sangone sollecitando, in tale ottica, sia il mantenimento del servizio di guardia medica estiva con le stesse modalità degli anni scorsi, sia l’estensione alle ore notturne della presenza dell’infermiere a bordo dell’ambulanza 118.