Impiego del farmaco Avastin nel trattamento delle maculopatie

 L’interrogazione di Nino Boeti sulla prescrizione alle Aziende sanitarie regionali per l’impiego del farmaco Avastin nel trattamento delle maculopatie 

Premesso che

  • la maculopatia, malattia degenerativa della vista che colpisce soprattutto gli anziani, viene trattata con due farmaci: l’Avastin, prodotto dalla casa farmaceutica Roche e il Lucentis, prodotto invece da Novartis. Il farmaco Avastin è nato come specialità medicinale chemioterapica ma si è rivelato efficace anche per le maculopatie senili ed è di gran lunga più economico del Lucentis, tuttavia la  Roche non ha mai chiesto l’autorizzazione all’AIFA per la sua commercializzazione anche per la cura delle maculopatie;

considerato che

  • con provvedimento del 27 febbraio 2014 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha accertato e sanzionato l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza fra Roche e Novartis avente per oggetto i due farmaci precedentemente citati, ed ha evidenziato come la condotta di Roche sia il risultato di tale intesa restrittiva sottolineando come tale intesa abbia avuto quale conseguenza una maggior difficoltà nelle possibilità di cura per molti pazienti e un aumento della spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale stimabile, dal 2009 ad oggi, in circa 200 milioni di euro l’anno;

precisato che

  • attualmente risulta che la Regione Piemonte abbia dettato prescrizioni in merito all’utilizzo dell’Avastin per il trattamento delle maculopatie solo relativamente ad alcuni presidi ospedalieri;

INTERROGA l’Assessore competente per sapere

  • con quali modalità sia stata fornita o sia intenzione della Regione fornire prescrizione uniforme su tutto il territorio regionale in merito all’utilizzo del farmaco Avastin per la cura delle maculopatie.