Tutela del comparto risicolo

 

Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • il comparto risicolo, sia regionale che nazionale, da tempo incontra diverse difficoltà a causa di alcuni effetti impropri del piano di solidarietà “Everything but Arms”, con cui l’Europa, a partire dal 2001, ha concesso l’accesso in esenzione da dazi e contingenti per tutti i prodotti – ad eccezione di armi e munizioni- provenienti dai Paesi meno sviluppati (cosiddetti Paesi E.B.A.);

ritenuto che

  • ferma restando l’assoluta valenza del piano europeo in termini solidaristici, occorra tuttavia evitare che si determinino sostanziali alterazioni degli equilibri di libera concorrenza;

preso atto

  • della necessità di intervenire a tutela degli interessi del comparto risicolo e dei singoli operatori, nel rispetto delle regole e degli accordi internazionali;

considerato come

  • costituisca un interesse preminente dell’attuale Amministrazione regionale quanto ribadito recentemente dallo stesso Assessore regionale Ferrero, ossia che i prezzi ritornino quanto prima dignitosi e giustamente remunerativi;
  • sia da ritenere prioritaria, ad ogni fine di tutela, la necessaria sensibilizzazione tanto della grande distribuzione quanto dei consumatori circa la commercializzazione del solo e vero riso italiano, ora sottoposto ad una concorrenza sleale e insostenibile da parte delle produzioni provenienti dai paesi indicati;

 IMPEGNA la Giunta regionale del Piemonte

  • ad attivarsi presso il Governo centrale per rappresentare l’urgente necessità di una legge che preveda l’etichettatura obbligatoria del prodotto con la contestuale indicazione dell’origine di coltivazione;
  • a promuovere, ove ritenuto necessario, la richiesta di applicazione delle relative clausole di salvaguardia.