Definizione dell’operatività della nuova Finpiemonte S.p.A.

Odg di Davide Gariglio: Definizione dell’operatività della nuova Finpiemonte S.p.A.

Il Consiglio regionale del Piemonte,

premesso che

  • l’attuale contesto economico nazionale evidenzia, dopo molti anni negativi, deboli ma significativi segnali positivi: a partire dal primo semestre 2015, infatti, l’economia italiana è tornata a crescere e si è registrata una ripresa dei ritmi produttivi, con un incremento del PIL dello 0,9 per cento su base annua nel 2015 e una dinamica maggiormente sostenuta, con un ritmo di crescita costante, nel biennio 2016-2017(+1,4 per cento su base annua);

  • per quanto riguarda specificamente la situazione del Piemonte emergono valutazioni incoraggianti: le stime fornite dall’IRES Piemonte indicano una crescita dei consumi finali delle famiglie pari al 2,5 per cento entro il 2016, mentre gli investimenti sono in accelerazione nell’anno in corso registrando una crescita di 3,5 punti percentuali;

considerato che

  • tali indicatori positivi, tuttavia, richiedono interventi importanti da parte delle istituzioni per consolidare e sostenere la ripresa. Infatti la propensione a investire da parte delle imprese (in particolare le PMI), pur mostrando segnali di miglioramento, è rimasta contenuta. Le istituzioni, pertanto, devono farsi promotrici di una politica attiva di sviluppo e di investimento nell’ambito di un disegno in cui divengano elemento catalizzatore della crescita, consolidando e adeguando l’attuale sistema produttivo in relazione alle nuove opportunità e spazi di mercato;

  • anche in ambito comunitario gli orientamenti CE (si veda la Comunicazione “Orientamenti sugli aiuti di Stato destinati a promuovere gli investimenti del rischio” 2014/C 19/04), partendo dalla considerazione dell’esistenza di una carenza di finanziamenti a favore delle PMI, delle piccole imprese a media capitalizzazione e delle imprese a media capitalizzazione, riconoscono la necessità di definire misure di sostegno pubblico a sostegno della concessione di finanziamento del rischio a tali imprese che possono costituire un mezzo efficace per ovviare ai fallimenti del mercato e mobilitare capitale privato;

rilevato che

  • la Regione Piemonte ha già attuato politiche mirate al recepimento di tali istanze a partire dalla D.G.R. n. 14-2857 del 1° febbraio 2016 con la quale sono stati dati alla società finanziaria regionale Finpiemonte S.p.A. indirizzi operativi per il triennio 2016-2018;

  • tali indirizzi – confermato il ruolo della società nel supporto finanziario alla crescita, allo sviluppo e all’innovazione del sistema socio economico piemontese – si traducono in due linee di azione: da un lato garantire la realizzazione delle attività affidate dalla Regione Piemonte in gestione (consulenza e assistenza tecnica su progetti specifici e gestione di agevolazioni a valere sia su fondi regionali, sia sui fondi strutturali europei) dall’altro fare sì che Finpiemonte, agendo come intermediario finanziario assicuri una gestione efficace nell’interesse regionale delle risorse proprie e di quelle aggiuntive che potranno essere attivate, da investire a supporto del sistema Piemonte;

  • le procedure relative al rafforzamento patrimoniale di Finpiemonte previste dalla DG.R. n. 14-2857 trovano compimento nel Disegno di legge regionale relativo al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018 che prevede, tra le altre disposizioni, un aumento di capitale di Finpiemonte stessa nel limite di 600 milioni di euro per consentirne il rafforzamento patrimoniale ed il mantenimento della qualifica di intermediario finanziario iscritto al nuovo albo unico di Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia);

sottolineato che

  • gli atti posti in essere da Finpiemonte in applicazione della citata disposizione normativa dovranno, in ogni caso, garantire al sistema delle imprese una provvista finanziaria equivalente a quella della dotazione complessiva relativa alle leggi vigenti a sostegno dell’artigianato (l.r. n. 1/2009), del commercio (l.r. n. 28/99), del turismo (l.r. n. 18/99), della cooperazione sociale (l.r. n. 18/94), della cooperazione (l.r. n. 23/2004) e dell’imprenditoria femminile e giovanile (l.r. n. 12/2004). Tale dotazione dovrà quindi essere sufficiente ad assicurare nel triennio 2016-2018 il perseguimento degli obiettivi di tali leggi di settore;

IMPEGNA

la Giunta regionale

  • a garantire, per il 2016, una copertura finanziaria pari ad almeno 24 milioni di euro per il funzionamento dei fondi rotativi previsti dalle citate leggi di settore a sostegno di artigianato, commercio, turismo, cooperazione e imprenditoria giovanile e femminile, in modo da garantirne il regolare funzionamento fino a quando non sarà a regime l’operatività della nuova Finpiemonte;

  • a promuovere l’operatività di Finpiemonte a sostegno della trasparenza del mercato attivando collaborazioni e partnership in una logica di sussidiarietà orizzontale con operatori privati, al fine di ottimizzare i rapporti delle imprese con il sistema del credito;

  • ad assicurare mediante Finpiemonte – a partire dal 2016 – adeguati strumenti di garanzia e controgaranzia (in attuazione della l.r. n. 34/2004), in particolare per le micro e piccole imprese, tenuto conto delle loro particolari difficoltà di accesso al credito, ricercando, prioritariamente, accordi con confidi vigilati nella logica dell’integrazione degli operatori e dell’addizionalità delle risorse finanziarie;

  • ad attivare gli opportuni strumenti di consultazione delle associazioni datoriali piemontesi per la definizione degli indirizzi triennali a Finpiemonte;

  • ad istituirà presso Finpiemonte un apposito Comitato di valutazione, monitoraggio e indirizzo, al cui interno sia garantita la presenza di rappresentanti delle associazioni datoriali piemontesi.