Riapertura della galleria Seguret e creazione di un anello turistico mediante il recupero delle strade militari d’alta quota

Riapertura della galleria Seguret e creazione di un anello turistico mediante il recupero delle strade militari d’alta quota

 Premesso che 

  • la galleria Seguret, posta sulla strada militare n. 218 che collega Salbertrand a Bardonecchia toccando i forti di Fenils-Pramand-Foens e Jafferau, è un ardito esempio di architettura militare a cavallo tra Otto e Novecento. Ricostruita nel 1925 col rifacimento della strada militare, si snoda sotto le ardite guglie dolomitiche del Monte Seguret, che con i suoi 2910 metri domina tutta la conca di Oulx ed è conosciuto fin dall’antichità per le sue grotte e le sue miniere;
  • le strade militari, costruite a fine ‘800 per collegare fra loro le diverse fortificazioni, rappresentano un notevole elemento di attrazione turistica per la Valle di Susa e la nostra regione consentendo di raggiungere tutti i punti più panoramici e spettacolari in alta quota;
  • con Ordinanza n. 20 del 2013 il Comando della Regione Militare Nord ha stabilito la chiusura della strada n. 218 presso la galleria del Seguret per ragioni di sicurezza, con conseguente interdizione del tratto stradale in questione;
  • tale situazione, che si protrae ormai da due anni, di fatto priva Oulx di una delle sue più peculiari attrattive, dato che per raggiungere le cime del Seguret e del Vallonetto occorre ora passare da Bardonecchia. La chiusura della galleria comporta, infatti, l’impossibilità di percorrere molti tra gli itinerari escursionistici più suggestivi dell’intera Valle, che negli anni hanno sempre attratto turisti sia italiani che stranieri;

rilevato che

  • le norme regionali in materia – in particolare la legge regionale 18 febbraio 2010, n. 12 e la legge regionale 21 aprile 2011, n. 4 – individuano la promozione dell’escursionismo e, per quanto riguarda più specificamente il territorio valsusino, “lo sviluppo e la gestione delle opportunità per il territorio anche al fine di favorirne la competitività” tra le proprie priorità, anche al fine di sviluppare il turismo sostenibile;

ricordato che

  • il problema della manutenzione delle strade militari riguarda non solo l’intera Valle di Susa, ma anche altre zone come la Val Chisone, poiché l’escursionismo in queste ampie e profonde vallate è possibile solo con l’utilizzo proprio delle strade militari, che consentono di evitare fino a 12-13 chilometri a piedi per giungere alla base delle grandi cime;
  • nel 2014 era stata data notizia di un progetto che i Comandi militari avevano annunciato di voler concordare con le amministrazioni comunali e quella regionale per creare un anello turistico tra Susa, Oulx, Bardonecchia e Sestriere usando le rotabili militari (Strada Assietta, Colle Finestre, Fenil-Jafferau). Si tratta di un progetto che, se realizzato, potrebbe incentivare il turismo nella Valle di Susa, sia quello degli escursionisti a piedi e bicicletta, sia quello con i mezzi motorizzati a due e a quattro ruote opportunamente e rigidamente disciplinato, che così potrebbero nuovamente accedere ai sentieri in quota che permettono di raggiungere cime come il Seguret e i monti del gruppo Vallonetto;

ritenuto che

  • il recupero delle strade militari costituirebbe un intervento rispettoso della cultura locale e utile per i numerosi trekking possibili nelle vallate piemontesi, senza contare il fatto che lo stesso reticolo stradale militare rappresenta un museo a cielo aperto di indubbio fascino ed attrattiva;

INTERROGA l’Assessore regionale competente per sapere 

  • se sia stato dato seguito con il coinvolgimento della Regione Piemonte al citato progetto dei Comandi militari per la creazione di un anello turistico tra Susa, Oulx, Bardonecchia e Sestriere usando le rotabili militari; 
  • quali azioni urgenti intenda attuare per sollecitare la riapertura della galleria Seguret e del tratto stradale interessato, nonché il pieno recupero dell’intera rete regionale delle strade militari.           

Silvana Accossato