Turismo invernale piemontese

Ordine del giorno di Elvio Rostagno sull’agenda di priorità a favore del sistema neve e del turismo invernale piemontese.

Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • il Piemonte, regione interamente circondata dalle Alpi, è un punto di riferimento per gli sport invernali; infatti, con oltre 50 stazioni sciistiche e più di 1.300 chilometri di piste, le nostre montagne rientrano tra le mete preferite dagli appassionati;

  • il c.d. “sistema neve” ha dunque sempre rappresentato, nel suo complesso, uno dei principali prodotti turistici del Piemonte, nonché, ovviamente, una risorsa economica e occupazionale vitale per molte delle nostre valli alpine;

  • secondo stime di Unioncamere Piemonte, il sistema neve rappresenta nella nostra regione circa 1 miliardo di euro di indotto;

considerato, tuttavia, che

  • ormai da anni, in tutta Italia, si assiste alla crisi del turismo della neve. Dagli anni ’80 ad oggi, le caratteristiche generali del mercato turistico sono profondamente mutate e proprio queste “mutazioni genetiche” hanno determinato la crisi dei prodotti turistici c.d. “maturi”, tra i quali rientrano le forme tradizionali di turismo montano, sia estivo che invernale, ma con fattori specifici di sofferenza proprio per lo sci di pista;

  • a tali criticità, si deve poi aggiungere il fattore critico per eccellenza per il turismo della neve, ossia quello del tendenziale esaurimento della materia prima. Il mutamento climatico in atto rappresenta, infatti, un elemento di grave incertezza per molte stazioni di turismo invernale anche nella nostra regione, soprattutto per quelle localizzate a quote troppo basse o comunque poste su versanti meno favorevoli, che soffrono cioè maggiormente della crescente scarsità di precipitazioni nevose;

  • sono già diverse stagioni che il comparto viene fortemente penalizzato dalla carenza di neve naturale e, in molti casi, anche dall’impossibilità di produrre quella programmata, soprattutto in ragione dei forti oneri previsti;

appreso che

  • proprio al fine di affrontare la situazione di emergenza legata alle condizioni climatiche e predisporre, in chiave strategica, un’agenda di priorità legate al turismo invernale si è tenuto a Torino, in data 22 gennaio 2015, un incontro tra la Regione Piemonte e un’ampia rappresentanza di Comuni e Unioni montane, gestori degli impianti, albergatori, commercianti, Camere di commercio, guide alpine e maestri di sci;

ritenuto che

  • sia quanto mai fondamentale e urgente affrontare la crisi del sistema neve non solo considerando l’attuale situazione di criticità ma anche e soprattutto con una visione di più ampio respiro, vale a dire con proposte operative di carattere più strutturale;

  • si tratti, in sostanza, di definire un piano politico e economico organico per i territori montani che non prescinda, però, ovviamente dal sistema neve e dalla presenza in Piemonte di comprensori che devono essere messi nelle condizioni di poter agevolmente competere con i concorrenti italiani e stranieri;

IMPEGNA la Giunta regionale del Piemonte

  • ad affrontare con estrema urgenza la crisi del nostro sistema neve anche attraverso la definizione di un più generale piano strategico del turismo montano piemontese;

  • ad individuare forme di garanzia, da attivare a carico del sistema pubblico e privato, che consentano di gestire con continuità e in modo più efficace le ricorrenti situazioni critiche;

  • ad attivarsi altresì nei confronti del Governo nazionale, dal momento che la crisi del sistema neve riguarda non solo il Piemonte ma anche altre regioni italiane tra le quali, in particolare, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e il Lazio, affinché in tale sede vengano valutati e posti in essere tutti i possibili interventi per prevenire un ulteriore peggioramento della situazione economica e sociale per gli operatori del settore e le popolazioni dei comprensori montani;

  • a prevedere in tempi brevi il necessario adeguamento della legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2 (“Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo in attuazione della normativa nazionale vigente ed interventi a sostegno della garanzia delle condizioni di sicurezza sulle aree sciabili, dell’impiantistica di risalita e dell’offerta turistica”).