Riforma del Terzo Settore

Enrica Baricco: “Dovrebbe essere interesse di tutti la riforma del Terzo settore, in quanto svolge un ruolo fondamentale, facendosi spesso carico di funzioni complementari all’istituzione pubblica. Ogni giorno c’è una parte consistente del paese che si rivolge al terzo settore per soddisfare un bisogno di salute, di assistenza, di cura dell’ambiente e del patrimonio culturale, domande alle quali il settore pubblico non riesce più a rispondere da solo, ma per le quali anche la logica del mercato non funziona. A mio parere è necessario che in sede Conferenza Stato Regioni, la Giunta piemontese introduca una serie di riflessioni sulla Riforma del Terzo Settore in discussione al Senato. Il risultato si misurerà nella capacità di trovare soluzioni a problemi pubblici, non per sostituirsi allo Stato, ma per mobilitare più energie e quindi aumentare l’efficacia delle risposte delle organizzazioni sociali. Riterrei utile l’esigenza di attribuire le funzioni di controllo, monitoraggio e di promozioni del Terzo Settore a un organo terzo ed indipendente quale un’Authority, e non al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali come è invece previsto dal disegno di legge di riforma. Sono tanti i problemi aperti, tra questi uno dei più urgenti è quello di portare risorse private ad un settore che ha un grande potenziale di crescita: ad esempio semplificando gli adempimenti per il no profit in caso di donazioni e incentivando con un regime premiale i donatori. Infime suggerirei di togliere dalla riforma il tema dell’impresa sociale, dedicando ad un argomento così importante e di portata innovativa a un disegno di legge ad hoc”