Bilancio di previsione

Approvata la legge finanziaria giovedì scorso, il 5 maggio il Consiglio regionale ha iniziato l’esame del ddl n. 84 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2015-2017”, che era stato licenziato dalla I Commissione il 24 aprile.

Elvio Rostagno ha svolto la relazione di maggioranza aggiungendo che “la Giunta potrà e dovrà mettere a punto dei programmi progressivi e che siano corrispondenti alle reali entrate. Solo così sarà possibile ridurre o annullare il disavanzo”.

Come si legge nella relazione, il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2015 pareggia a 11,74 miliardi di euro in termini di competenza e 15,51 in termini di cassa. Il disavanzo finanziario presunto alla chiusura dell’esercizio finanziario 2014 risulta di 328 milioni di euro e viene riassorbito nel triennio 2015-2017 (19,3 milioni nell’anno 2015, 53,7 nel 2016 e 255,5 nel 2017). La stima del disavanzo sostanziale di amministrazione alla chiusura dell’esercizio finanziario 2013 è stimato in 663,2 milioni di euro e viene riassorbito nell’ambito del bilancio pluriennale 2015-2017.

Andrea Appiano ha appoggiato la relazione di maggioranza e la bontà della proposta di bilancio che non sarebbe “un libro dei sogni” ma un documento che individua le priorità, soprattutto “l’efficientamento della macchina regionale” e la necessità di far fronte ai debiti “anche quelli che erano fuori bilancio”. Puoi leggere il suo intervento qui.

 

A termine del dibattito generale è iniziato l’esame del testo, lasciando per ultimi gli articoli con gli allegati comprendenti le tabelle delle unità previsionali di base e i capitoli di bilancio.

Sono anche stati approvati sette emendamenti, tutti all’art. 15, sulla parte del documento relativa al bilancio pluriennale. La Giunta (due emendamenti) ha finanziato le risorse necessarie al Por Fesr e Fse 2014-2020 (quasi 40 milioni complessivi). Vi sarebbero anche altri interventi minori, chiesti dalla maggioranza (cinque emendamenti), come quelli a favore del Castello di Miasino, sottratto alla criminalità organizzata e affidato alla Regione; dell’Edisu, per permettere il cofinanziamento dei lavori per scongiurare l’inutilizzazione di residenze universitarie a Torino e a Novara; del Centro di documentazione della Benedicta; dei contributi ai prestiti delle cooperative agricole e delle società di mutuo soccorso.