Basta con gli ospedali psichiatrici giudiziari!

Interrogazione sul Superamento degli OPG ai sensi della legge 30 maggio 2014, n. 81 di Enrica Baricco (prima firmataria), Nino Boeti, Valentina Caputo, Domenico Rossi

Premesso che

  • in Italia esistono ancora sei Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), denominati comunemente “manicomi criminali”: Montelupo Fiorentino con 117 persone, Aversa, in provincia di Caserta, che ne ospita 128, Napoli (94), Reggio Emilia (156), Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, (179), Castiglione delle Stiviere, provincia di Mantova, l’unico ad avere anche un reparto femminile (244). In totale, al 24 ottobre 2014, risultano internate 918 persone;
  • la Corte Costituzionale ha stabilito, con sentenza n. 139 del 1982, che la pericolosità sociale deve essere posta in relazione con la presenza di opportunità di cure o con la disponibilità di risorse e di servizi: deve dunque essere vista come una condizione transitoria. Di conseguenza anche le misure di sicurezza vanno di volta in volta riviste e aggiornate. Ciò significa che le persone non riconosciute socialmente pericolose possono venire dimesse prima del tempo o non essere ricoverate affatto in OPG;
  • più recentemente altre due sentenze della Corte Costituzionale (n. 253/2003 e n. 367/2004) hanno dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 222 del Codice penale nella parte in cui prevede l’obbligo, per il giudice, di ordinare il ricovero in OPG per le persone non imputabili ma ritenute socialmente pericolose negando dunque la possibilità di disporre misure di sicurezza meno afflittive e più adeguate alle esigenze di cura di queste persone;
  • la Commissione Parlamentare d’inchiesta costituita nel 2008 per valutare l’efficacia ed efficienza del servizio sanitario nazionale ha posto in evidenza le condizioni di vita e di cura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che il Presidente Napolitano ha definito “un orrore inaccettabile in un Paese appena civile”;

considerato che

  • la Regione Piemonte con D.G.R. n. 15-6341 del 9 settembre 2013 ha deliberato il Programma per la realizzazione delle strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli OPG ai sensi della Legge 17 febbraio 2012, n. 9 individuando due localizzazioni per le strutture residenziali alternative agli OPG (REMS): una per l’area Piemonte Nord, con l’intervento di “riqualificazione dell’edificio ex RSA Madonna Dorotea”   di Bioglio (BI) e l’altra per il Piemonte sud, con l’intervento di “realizzazione di una struttura sanitaria extraospedaliera presso l’area “cascina Spandonara”di Alessandria, prevedendo la realizzazione di n. 70 posti letto e definendo i tempi di realizzazione in 9 mesi per la progettazione ed appaltabilità e 24 mesi per la realizzazione delle opere;
  • il Programma è stato approvato dal Ministero della Salute con Decreto del 19 dicembre 2013;
  • in base alla legge 30 maggio 2014, n. 81 di conversione del D.L. 31 marzo 2014, n. 52 recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli OPG le Regioni potevano integrare e modificare, entro il 15 giugno 2014, i programmi presentati in precedenza. La Regione Piemonte ha preannunciato la trasmissione di un nuovo programma rispetto a quello già approvato con il citato D.M. del 19 dicembre 2013
  • ai sensi dell’articolo 1, comma 2 del D.L. 52/2014 le Regioni sono tenute, entro il 31 marzo 2015, a dimostrare lo stato di   realizzazione e riconversione delle strutture, nonché tutte le iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento degli ospedali   psichiatrici giudiziari;

considerato altresì che

  • dalla Relazione Governativa sullo stato di attuazione delle iniziative per il superamento degli OPG, aggiornata al 30 settembre 2014, si evince che il programma di utilizzo dei finanziamenti da parte della Regione Piemonte non risulta conforme alle indicazioni ministeriali;
  • nella Relazione viene inoltre evidenziato che ad oggi i pazienti piemontesi sono 59, di cui 31 dismissibili, 25 non dismissibili e 3 non valutabili. Ne consegue che la previsione di 70 posti per le due REMS risulta eccessiva rispetto ai numeri attuali, anche alla luce di una improbabile eventualità di aumento del numero dei pazienti nei prossimi anni;

           INTERROGA

l’Assessore competente per sapere

  • il livello di attuazione del Programma per il superamento degli OPG in relazione alla realizzazione delle REMS;
  • se sia in corso, alla luce dei dati più recenti in ordine alle reali necessità del territorio piermontese, una revisione del Programma approvato con D.G.R. n. 15-6341 ;
  • se vi siano indicazioni per l’impiego delle risorse non utilizzate, nel caso in cui la revisione al programma iniziale venisse approvata;
  • quale sia la situazione aggiornata dei pazienti piemontesi e la loro localizzazione negli OPG;
  • se la Commissione Tecnica Regionale per la definizione del percorso di superamento degli OPG, istituita nel 2010 e ridefinita nel 2013, sia ancora operativa ed abbia prodotto proprie valutazioni in merito;
  • se condivida la necessità ed urgenza di procedere – per quanto di sua competenza – al definitivo superamento delle strutture OPG tuttora esistenti, facendo quanto in suo potere perchè venga rispettata la data – più volte prorogata – di chiusura di una pagina dolorosa come questa.