Acqua radioattiva a Saluggia

Interrogazione di Giovanni Corgnati  sullo sversamento di acqua radioattiva nell’area Eurex di Saluggia (VC).
Premesso che
– dall’inizio del 2013 sono in corso – avviate da Sogin – presso l’impianto nucleare Eurex di Saluggia (VC) attività di caratterizzazione radiologica e cernita di rifiuti radioattivi a bassa attività, stoccati in 14 container da 38 metri cubi ciascuno provenienti dall’Impianto di Fabbricazione Elementi di Combustibile (Ifec), nato nel 1963 e smantellato nella prima metà degli anni ’90;
– le attività in corso all’Eurex, con appalto assegnato da Sogin a Nucleco nel 2009, sono preparatorie al trasporto dei rifiuti radioattivi presso gli impianti di Nucleco a Casaccia (Roma), per il trattamento e condizionamento, prima del loro ritorno all’Eurex;
premesso, altresì, che
– lo scorso 25 settembre, durante la movimentazione di uno dei container in una zona asfaltata, è avvenuto un evento anomalo di “sversamento di qualche decina di litri di liquido acquoso, consistente soprattutto in acqua piovana, infiltratasi probabilmente dalla copertura del container stesso, durante il periodo di stoccaggio”, come precisato nella Nota informativa di Sogin;
– nella suddetta Nota si legge anche che: “Sogin ha prontamente attuato tutte le misure di sicurezza necessarie, con la raccolta del liquido sversato e l’immediata esecuzione di analisi in campo e successivamente in laboratorio. Sogin ha, inoltre, informato dell’evento l’Autorità di controllo ISPRA, la Regione Piemonte, la Prefettura di Vercelli e il Comune di Saluggia, nonché l’ARPA Piemonte e l’ASL competente.”;
– l’8 ottobre l’ISPRA, insieme ad ARPA Piemonte, ha svolto una visita ispettiva per verificare la natura e l’entità dell’evento; le analisi effettuate sui campioni di asfalto raccolti nel punto interessato dallo sversamento hanno evidenziato tracce di limitata contaminazione residua da solo uranio;
considerato che
– nonostante le rassicurazioni di Sogin, secondo cui l’evento in questione non ha determinato alcuna conseguenza radiologica per l’ambiente, per la popolazione e per i lavoratori impegnati nelle operazioni, tale episodio ha invece destato ulteriore allarme nella cittadinanza coinvolta;
INTERROGA l’Assessore regionale competente in materia
per sapere come sia potuto accadere tale episodio, anche considerato che si tratta di un sito che dovrebbe essere costantemente e accuratamente monitorato.
Torino, 23 ottobre 2014
Firmatario Giovanni CORGNATI