A TORINO NIENTE CUP

Tra le azioni necessarie per migliorare i tempi delle liste d’attesa sicuramente c’è il buon funzionamento del sistema di sovra-cup regionale. Tuttavia gli interventi sul sovracup sono utili, ma non risolvono il problema a monte, cioè la mancanza di disponibilità di medici, strutture e slot di prestazioni prenotabili. La condivisione pubblica delle agende e la loro accessibilità ai cittadini non può essere ulteriormente rimandata, sia per quanto riguarda il pubblico sia per il privato accreditato, ancora solo parzialmente presente” affermano il vicepresidente del Consiglio Regionale Daniele Valle e Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità a fronte dell’informativa avvenuta oggi in IV commissione proprio sul tema del sovracup.

“E’ preoccupante la situazione dell’area torinese, con l’ASL Città di Torino che riesce a prenotare su CUP solo il 56,48% dei primi accessi, contro una media regionale dell’80% e la Città della Salute con solo il 38,93% contro il 71% delle aziende ospedaliere. Su questo occorre un cambio di passo radicale. E’ chiaro che se le persone non riescono ad accedere con facilità alla prenotazione si rivolgono al privato oppure rinunciano” aggiungono in Consiglieri.

“Ma questo è solo un primo passo. Occorre garantire prima di tutto il personale necessario da un lato aumentando quello sanitario e dall’altro rafforzando l’organico del CUP, anche portando a tempo pieno gli attuali part-time. Ma servono anche modalità organizzative tali da permettere una calendarizzazione di medio e lungo periodo nei reparti e slot adeguati nelle agende. È inutile tenere il sovracup aperto di domenica, ad esempio, visto che i medici di base fanno le ricette principalmente da lunedì a venerdì.” concludono i Consiglieri del Partito Democratico.