Istituzione dell’Osservatorio Regionale delle professioni sanitarie. Il Presidente PD in consiglio regionale “Per ora tutto è solo sulla carta. Quando diventerà operativo?

<Avere una reale visione del fabbisogno di professioni sanitarie, sapere quanti professionisti servono nel breve e medio periodo a livello regionale nel momento più delicato vissuto dal nostro territorio, reso vulnerabile dalla pandemia e da nuove povertà, è qualcosa che non può essere ulteriormente procrastinato nel tempo> Lo afferma il Presidente del gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, a margine del question time discusso in merito all’Istituzione dell’osservatorio regionale delle professioni sanitarie che, al momento, non è ancora stato in grado di avviare i propri lavori a causa della mancata approvazione del regolamento.


<Nel gennaio 2019 fu deliberato di istituire presso la Direzione regionale alla Sanità, l’Osservatorio regionale delle professioni sanitarie, quale sede di confronto tecnico – consultivo a supporto delle attività di indirizzo e di programmazione degli ambiti operativi riferiti agli Ordini delle Professioni infermieristiche, di Ostetrica/o, dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche e della Riabilitazione e della Prevenzione, dei Medici e degli Odontoiatri, dei Medici Veterinari, dei Farmacisti, dei Biologi, degli psicologi, dei chimici e dei Fisici – spiega il Presidente – e furono inoltre specificati gli ambiti di interesse dell’Osservatorio, la sua composizione e la modalità di funzionamento. Questo organismo resta in carica per tre anni, al termine del quale può essere rinnovato>.


Sebbene il 23 febbraio scorso sia stata approvata la sua riconferma, con la nuova composizione, si è rinviato a un successivo momento l’approvazione del regolamento, necessario per permettere all’osservatorio stesso di funzionare. Ma ad oggi quell’approvazione non è ancora arrivata.
<Nella risposta la Giunta ha risposto che l’incontro per l’approvazione del regolamento sarà il 28 settembre, ma bisognerà aspettare un ulteriore atto dirigenziale affinché sia approvato definitivamente, rinviando così ulteriormente la sue entrata in funzione. L’osservatorio ha una profonda importanza sulla gestione del benessere dei piemontesi. Basti pensare che i componenti hanno competenze tecniche e di visione operativa concreta e conoscenza sul campo reale, sono diretti produttori di salute, lavorano sul campo, sanno in modo reale e non teorico su come si produce sanità – conclude il Presidente del gruppo PD – . Parliamo di modelli organizzativi definiti “innovativi” ma in realtà diffusi da decenni nel nord Europa e da noi citati ma mai attuati. Ci sia un cambio di rotta>.