a gestione della questione tamponi in Piemonte un disastro targato Cirio-Icardi

La gestione dell’emergenza Coronavirus è inevitabilmente al centro del dibattito politico di ogni giorno. Oggi, in Consiglio regionale, si è tornati a parlare di tamponi: con un Question Time il Partito Democratico ha riportato il tema delle mancanze strutturali di organizzazione e gestione del tracciamento.

L’informativa svolta durante la mattinata dall’Assessore alla Sanità Icardi non ha soddisfatto il Consiglio regionale: troppo vaga, nessuna assunzione di responsabilità, esposizione confusa. Per questo motivo, nel pomeriggio si discuterà e si voterà la mozione di sfiducia proprio all’Assessore presentata dalle opposizioni.

“Drammaticamente siamo tenuti a constatare una totale inefficienza di questa amministrazione regionale, a livello organizzativo centrale e come gestione territoriale. La pandemia ha flagellato tutto il mondo, lo sappiamo, ma il Piemonte non ha saputo reagire nemmeno come altre Regioni italiane assimilabili come popolazione. Il dato dei tamponi è chiaro: 3 milioni in Lombardia, 2.35 milioni in Veneto, 1.6 milioni in Emilia, 1.48 in Lazio. Il Piemonte solo 1.05 milioni. Prima di noi anche la Toscana seppur con minor popolazione. Non possiamo girarci intorno: Cirio ed Icardi hanno fallito e devono assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini” commenta il Consigliere regionale Diego Sarno.

 “Il sistema dei tamponi è in tilt da settimane” aggiunge il Capogruppo regionale Dem Raffaele Gallo “per la disorganizzazione della giunta Cirio rispetto al flusso previsto. Si intervenga subito: certe scene, a distanza di otto mesi dall’ inizio della pandemia, non sono più accettabili”.

Oltre alla catena di comando “centrale”, deficitaria è stata anche la gestione territoriale del sistema tamponi: pochi pit stop (non in tutte le ASL attivati), hot spot insufficienti, distribuzione dei punti di prelievo non omogenei. La conseguenza è stata un servizio estenuante ai cittadini che hanno dovuto passare dalle 6 alle 12 ore in macchina senza nessuna assistenza.

La risposta al Question Time dell’Assessore è incredibile: secondo la sua versione, le direttive regionali ci sarebbero e sarebbe responsabilità delle ASL se non vengono rispettate. Invece le responsabilità sicuramente restano in capo all’Assessore alla Sanità e al Presidente Cirio, che hanno il compito di gestire e monitorare ogni fase del tracciamento, senza scarichi di responsabilità.

“Nessuno vuole minimizzare la questione” commenta il Sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo “Ma noi Comuni stiamo facendo la nostra parte e ci aspettiamo che la Regione faccia la propria. Per la nostra ASL TO5 abbiamo messo a disposizione un’area, fatto i sopralluoghi, avuto la conferma da parte di Cirio che si sarebbe partiti. Cosa aspettiamo? Il tempo stringe, il centro tamponi di Nichelino deve partire ora”.

“L’energia che noi Sindaci stiamo investendo nella gestione della crisi sanitaria è totale” aggiunge il Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna “I nostri sforzi di gestione, controllo e sostegno alle categorie più colpite vengono sterilizzati però se manca un coordinamento regionale. Ricordiamo che la Sanità è una competenza esclusiva delle Regioni, ci duole sottolineare che la gestione piemontese è stata insufficiente. E non è un discorso di parte politica, in altre Regioni governate sia dal Centrosinistra che dal Centrodestra si è fatto meglio: ad ognuno le proprie responsabilità”.