Una Mozione a favore dell’iniziativa “Io rispetto il ciclista”.

«La ciclista eporediese Paola Gianotti, la donna più veloce al mondo e detentrice di 3 Guinness World Record, sta intraprendendo in questi giorni un Giro del Piemonte in bici: pedalerà per 1.500 km attraversando i 75 comuni piemontesi che hanno già aderito al progetto “Io rispetto il ciclista” e scelto di installare la relativa cartellonistica. La campagna, che Paola Gianotti da anni porta avanti con il campione iridato Maurizio Fondriest e Marco Cavorso, padre di Tommaso, morto a quattordici anni a causa di un incidente stradale mentre si allenava, mira a sensibilizzare chi è alla guida di un veicolo a mantenere una distanza laterale dai ciclisti di almeno 1,50 metri. Un’iniziativa di grande rilevanza, per questo ho presentato in Consiglio regionale una Mozione chiedendo alla Regione Piemonte di sostenere la campagna “Io rispetto il ciclista”, facendosi carico di coordinare e favorire gli Enti Locali nei necessari investimenti per la messa in sicurezza nei confronti del traffico su bicicletta». Lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (PD).

«In questa fase di ri-partenza, stiamo registrando un marcato aumento del traffico in bicicletta. Diventa, quindi, ancora più importante e urgente diffondere una cultura di maggior rispetto nei confronti dei ciclisti. Non dimentichiamo che sulle strade italiane muore un ciclista ogni 35 ore. L’iniziativa di Paola Gianotti deve trovare sostegno anche da parte della Regione Piemonte. Molti Comuni piemontesi hanno aderito alla campagna, e apporranno sui loro territori una specifica segnaletica stradale (come quella che identifica i comuni “amici dei ciclisti” o quella che richiama il mantenimento alla distanza minima di sicurezza dal ciclista di 1,5 metri). Tuttavia, stanno sorgendo alcuni dubbi interpretativi, in particolare per quanto riguarda la compatibilità di questa cartellonistica con le norme che regolano il traffico sulle strade provinciali e statali. Problemi di natura burocratica, per ovviare ai quali si rende necessario l’intervento della Regione che deve varare misure specifiche a sostegno dei Comuni, delle Province e della Città metropolitana e finalizzate alla sensibilizzazione rispetto al traffico su bicicletta e alla maggior sicurezza delle strade, nonché convocare un tavolo, coinvolgendo gli enti locali e le loro rappresentanze e le associazioni di settore, al fine di raccogliere ed elaborare tutte le idee e gli spunti volti a migliorare la sicurezza del traffico ciclabile e così sollecitare il ministero dei Trasporti e il Parlamento per l’adeguamento del Codice della Strada nella parte riguardante la maggior tutela del traffico su bicicletta».