Nuove norme in materia di politiche giovanili

L’Aula ha approvato il disegno di legge “Nuove norme in materia di politiche giovanili”. Attraverso la nuova legge, che rivede e aggiorna l’ormai superata legge regionale 16/95 “Coordinamento e sostegno delle attività a favore dei giovani” si è pensato di ridare centralità alle politiche giovanili che, negli ultimi anni, hanno risentito della scarsità di risorse dedicate.

Il nuovo testo prevede interventi per l’inserimento e il reinserimento socio-lavorativo dei giovani, la sperimentazione di azioni per i giovani, interventi di sensibilizzazione e educazione ai temi di cittadinanza attiva e inclusione sociale, con una costante e specifica attenzione a tutte le tematiche di interesse giovanile.

La legge è rivolta ai giovani, compresi tra i 15 e i 29 anni, residenti o presenti per motivi di studio o di lavoro in Piemonte, e consente alle istituzioni coinvolte, agli enti territorialmente interessati, alle categorie professionali, quali espressione del mondo imprenditoriale, e al terzo settore di canalizzare azioni e risorse a favore di nuove politiche attive, finalizzate a favorire la formazione e l’incontro tra il mondo dell’economia e dell’impresa e i giovani in cerca del primo impiego o della collocazione più appropriata rispetto alle competenze e alle attitudini acquisite.

La Regione, attraverso l’Organismo di Coordinamento delle politiche giovanili, attiva forme di raccordo e collaborazione, convocando, periodicamente, riunioni, alle quali sono invitati: il Forum regionale dei giovani, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione e cooperazione sociale attive nel campo delle politiche giovanili, le università e gli organismi di formazione professionale accreditati, gli Enti locali, le Camere di commercio, le Organizzazioni sindacali e le Associazioni di categoria, le Organizzazioni giovanili di ciascun partito politico e ogni soggetto coinvolto nelle problematiche giovanili.

La Giunta regionale, sentiti gli Enti e le Istituzioni locali, adotta il “Piano triennale regionale degli interventi per le politiche giovanili” che definisce, nel contesto della programmazione regionale complessiva, gli obiettivi da perseguire, le azioni necessarie e i criteri per la loro realizzazione.

Una novità della legge è l’introduzione dello “youth worker”, un operatore che deve aiutare i giovani a sviluppare il loro capitale umano e sociale e a cambiare eventuali comportamenti a rischio, incentivando la mobilità e la cittadinanza europea).

Non secondario è l’interesse per iniziative che promuovano la tutela sociale (per prevenire fenomeni quali il bullismo, le dipendenze, la dispersione scolastica), la socializzazione, la partecipazione attiva (anche politica) e la promozione culturale.

Viene istituito il Registro regionale delle associazioni giovanili al quale sono iscritte le associazioni che hanno sede e svolgono attività nella Regione Piemonte. Tale iscrizione è la condizione necessaria per ottenere contributi, finanziamenti e ogni altro incentivo regionale.