Modifiche cartografiche in Piemonte

L’Aula ha approvato il disegno di legge che introduce modifiche, soprattutto cartografiche, al testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità, istituendo nuove aree naturali protette o modificandone i confini.

Vengono così accolte le richieste delle amministrazioni locali.

La principale novità è rappresentata dalla nascita del Parco naturale del Po piemontese: confluiranno sotto un’unica gestione gli attuali parchi del Po, tratto torinese e tratto vercellese-alessandrino.

Altre modifiche:

Territorio alessandrino-vercellese:

  • istituito il Parco naturale delle Grange vercellesi: accorpati il Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino con le riserve naturali di Fontana gigante e San Genuario e relativa area contigua;
  • istituito il Parco naturale Alta Val Borbera e della relativa area contigua di Carrega Ligure sui territori della zona speciale di conservazione del Massiccio dell’Antola, Monte Carmo e Monte Legnà. Viene affidato all’Ente di gestione delle aree protette dell’Appennino piemontese.

Territorio torinese:

  • trasformazione dell’area contigua della Riserva naturale dei Laghi di Avigliana in zona naturale di salvaguardia.

 

Territorio cuneese:

  • ampliamento del Parco naturale del Monviso sul territorio dei Comuni di Oncino, di Ostana e di Paesana;
  • rideterminazione, in riduzione, dei confini della attuale Riserva naturale di Paesana;
  • istituzione della Riserva naturale del Bosco del Merlino, coincidente con la medesima zona speciale di conservazione della rete Natura 2000;
  • ampliamento su una porzione del territorio del Comune di Ormea, del Parco naturale del Marguareis e rideterminazione dei confini del Parco nei Comuni di Briga Alta e Pesio;
  • rideterminazione dei confini della Riserva naturale di Benevagienna per ricomprendere meglio l’area archeologica presente;
  • istituzione della Riserva naturale delle Grotte di Aisone che si sovrappone al sito esistente della rete Natura 2000;
  • implementazione delle superfici protette, in termini di aree naturali protette e aree contigue, sull’asta fluviale Gesso-Stura e conseguente attribuzione alla attuale riserva della denominazione di Parco naturale Gesso e Stura.

Territorio astigiano:

  • istituzione di 4 nuove riserve naturali e di 4 zone naturali di salvaguardia di collegamento nella piana del Tanaro in parziale sovrapposizione a esistenti siti della rete Natura 2000. Vengono affidate all’Ente di gestione del parco Paleontologico astigiano che gestisce già la Riserva naturale degli Stagni di Belangero, la Riserva naturale delle Rocche di Antignano, la Riserva naturale del Rio Bragna e la Riserva naturale del paludo e dei Rivi di Moasca;

 

  • rideterminazione dei confini dell’attuale Riserva naturale di Rocchetta Tanaro sulla base dei dati del nuovo piano forestale aziendale.

Territorio biellese:

  • cambiamento di gestione della Riserva naturale di Spina verde, che passa da una gestione locale (in capo ai Comuni di Occhieppo Inferiore e Mongrando) alla gestione regionale dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore.