IVA applicabile ai canoni degli alloggi di edilizia sociale

Nella seduta della II Commissione sono stati auditi i rappresentanti dei Sindacati degli inquilini e i vertici delle tre Agenzie Territoriali per la Casa del Piemonte in merito al regime di IVA applicabile ai canoni di locazione degli alloggi di edilizia sociale.

“Sostenibilità economica dei canoni di affitto e buon funzionamento degli Enti gestori delle case popolari rappresentano due facce della stessa medaglia. Le Atc devono poter avere bilanci in attivo ed essere in grado di sostenere gli interventi di manutenzione necessari e d’altro canto i costi per gli inquilini devono essere sostenibili, altrimenti non servono a nulla i piani di rientro” ha dichiarato al termine delle audizioni la Presidente della II Commissione Nadia Conticelli

“La questione dell’Iva applicata ai canoni – ha proseguito la Presidente Conticelli – non può essere trasformata in una presa di posizione ideologica e questo fatto è emerso chiaramente questa mattina nelle audizioni dei Sindacati degli inquilini e dei vertici delle tre Atc piemontesi”.

“La normativa nazionale – ha concluso Nadia Conticelli – consente alle Atc di applicare, se lo ritengono, l’Iva al 10% sui canoni di affitto. I Presidenti hanno spiegato come l’Iva sui canoni attragga alla medesima aliquota tutti gli altri servizi e utenze che, quindi, passano dal 20% al 10%. Tuttavia è importante evitare uniformità di applicazione dell’Iva e consentire una certa flessibilità di scelta alle Atc perché è emerso che in alcuni casi, come in quello dell’Agenzia del Piemonte Centrale che possiede un patrimonio di condomini sul quale l’Iva si applicherebbe al 22%, è preferibile evitarne l’introduzione dal momento che non sarebbe conveniente né per l’Agenzia, né per gli utenti”.