Società consortile di Garanzia Collettiva Fidi Eurofidi

Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • nato 36 anni fa prima come Artigianfidi, poi Fidipiemonte ed infine Eurofidi, oggi la Società consortile di Garanzia Collettiva Fidi Eurofidi è il consorzio di garanzia fidi più grande d’Italia e ha costituito un importante punto di riferimento per il reperimento di risorse finanziarie da parte delle piccole e medie imprese;
  • nel corso dei decenni Eurofidi ha sempre svolto un ruolo primario di sostegno allo sviluppo del mondo imprenditoriale, con oltre 82 mila imprese associate dal 1979, anno della costituzione, a oggi. Fino al 2014 sono stati erogati complessivamente dal settore bancario in favore delle imprese associate, appartenenti a ogni settore merceologico, 27,8 miliardi di euro di finanziamenti e sono state emesse 224.928 garanzie per un totale di 15,4 miliardi di euro;
  •  il ruolo di Eurofidi è stato di notevole importanza anche nella perdurante, difficile, crisi economico-finanziaria: basti pensare che, solo nel periodo 2008-2013, il Consorzio ha permesso ad oltre 32.000 aziende, fra le 55.000 associate, di ottenere finanziamenti per oltre 9,4 miliardi di euro, garantiti per 7,3 miliardi; 

premesso, inoltre, che

  • a partire dal 2010 Eurofidi è stato un intermediario finanziario vigilato ai sensi dell’articolo 107 del D.Lgs.  1 settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), iscritto nell’elenco speciale della Banca d’Italia;
  • la compagine sociale di Eurofidi è composta dalla partecipazione della Regione Piemonte, attraverso Finpiemonte Partecipazioni come socio principale con una quota pari al 19,36 per cento, da alcuni fra i più importanti gruppi bancari (quali Unicredit e Intesa Sanpaolo), dal sistema camerale, dalle associazioni di categoria del territorio e da imprese socie, non soltanto piemontesi ma anche di numerose altre regioni italiane;

considerato che

  • da alcuni anni la situazione del consorzio vede un ripetersi di bilanci in rosso: circa 18 milioni di euro di perdita nel 2012, altri 27 milioni nel 2013, cui si sono sommati oltre 7 nel 2014. Il bilancio 2015 è stato votato dal Consiglio di amministrazione con una perdita di circa 50 milioni di euro;
  • il 15 settembre 2016 l’Assemblea dei soci di Eurofidi ha deciso la messa in liquidazione della società prendendo atto del fatto che non sussistessero le condizioni per la sua ricapitalizzazione;

evidenziato che

  • la crisi di Eurofidi si è inserita non soltanto all’interno di un quadro chiaramente nazionale, dovuto alle difficoltà del sistema delle imprese, ma deriva anche dalla crisi profonda del modello di business dei confidi, connessa, tra l’altro, all’intervento del Fondo centrale di garanzia, al quale le banche si sono rivolte direttamente “scavalcando” il sistema dei confidi. Inoltre questa crisi si è alimentata anche con il calo degli investimenti da parte delle PMI che ha generato una contrazione dei volumi dei consorzi di garanzia che, essendo un meccanismo che si autoalimenta, è ovviamente andato in difficoltà;

ritenuto che

  • considerata l’attuale condizione della società, occorra assicurare – come peraltro evidenziato il 20 settembre u.s. dalla stessa Assessora ai rapporti con le società a partecipazione regionale in occasione del dibattito d’aula sulla situazione Eurofidi – una sua liquidazione “ordinata”, ovvero una liquidazione che non abbia impatti negativi sul sistema delle imprese e sui dipendenti stessi del Consorzio, affinché sia garantita ad essi ogni possibile tutela in termini occupazionali, dato anche che tali lavoratori sono in possesso di un know-how specifico che non deve essere in alcun modo disperso;

IMPEGNA La Giunta regionale 

  • a dare mandato ai liquidatori di elaborare un piano di liquidazione ordinato con particolare attenzione alla salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti di Eurofidi, anche attraverso la loro ricollocazione nelle altre partecipate della Regione, con particolare riferimento a Finpiemonte s.p.a., da presentare alle commissioni competenti del Consiglio regionale entro il mese di novembre;
  • ad avviare un confronto con le altre Regioni per valorizzare gli assets e le competenze presenti non soltanto in Piemonte ma anche nelle regioni dove Eurofidi ha una presenza specifica nel sostegno alle imprese;
  • a garantire apposite occasioni di confronto periodico con le Commissioni consiliari competenti sugli sviluppi della questione;
  • a proseguire nell’attuazione dell’Ordine del giorno n. 725, approvato il 31 marzo 2016, in particolare nell’impegno che prevede di assicurare mediante Finpiemonte adeguati strumenti di garanzia e controgaranzia (in attuazione della l.r. n. 34/2004) in particolare per le micro e piccole imprese, tenuto conto delle loro particolari difficoltà di accesso al credito, tramite la ricerca prioritaria di accordi con confidi vigilati nella logica dell’integrazione degli operatori e dell’addizionalità delle risorse finanziarie.