Autorecupero degli alloggi ATC non immediatamente assegnabili per carenza di manutenzione

Premesso che

  • con la legge regionale 13 aprile 2015, n. 6 è stato introdotto, nella legislazione regionale di riferimento in materia di edilizia sociale, il tema dell’autorecupero degli alloggi che, per carenza di manutenzione, non risultano immediatamente assegnabili secondo le vigenti graduatorie ma che possono essere destinati a soggetti utilmente collocati nelle stesse a condizione che tali aspiranti assegnatari si impegnino, con un anticipo finanziario fino ad un importo massimo di 7 mila euro, rimborsabile o deducibile dal canone di locazione, a realizzare direttamente alcuni limitati interventi che rendano l’alloggio prontamente disponibile. Gli interventi di auto recupero possono riguardare anche gli alloggi già regolarmente occupati;
  • la legge citata ha voluto rendere trasparenti e normate pratiche che avvengono già da tempo in diverse realtà locali, in modo da consentire agli assegnatari degli alloggi – stante la scarsità di risorse regionali e statali da destinare alla manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale sociale – di realizzare direttamente alcuni limitati interventi manutentivi anche al fine di favorire il miglioramento della qualità dell’abitare. L’autorecupero degli alloggi è, altresì, finalizzato ad incentivare la partecipazione diretta degli inquilini alla gestione e al mantenimento in efficienza del patrimonio di edilizia sociale, favorendone il senso di appartenenza;
  • il provvedimento ha preso spunto da un censimento del 2014 degli alloggi destinati all’edilizia sovvenzionata non assegnabili per carenza di manutenzione, svolto, su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al fine di quantificare il fabbisogno finanziario per il loro recupero. Dai dati forniti dalle Agenzie territoriali per la casa (ATC) e dai comuni è risultato che in Piemonte gli alloggi non assegnabili per carenza di manutenzione ammontavano, alla data della verifica, a circa 800, di cui 300 sulla provincia di Torino;

Appreso di recente da alcuni organi di stampa che

  • con riguardo in particolare alla realtà torinese, ci sarebbe stata, fino ad ora, una scarsa adesione, più precisamente, alla chiusura dei primi due bandi pubblicati dall’ATC torinese, i risultati sarebbero piuttosto sconfortanti in termini di risposta da parte dei soggetti potenzialmente interessati: il primo bando, aperto ad aprile e chiuso a maggio scorsi, che metteva a disposizione 40 alloggi, avrebbe riscosso l’interesse di sole 14 famiglie (12 le assegnazioni finali); il secondo, chiuso pochi giorni fa, sarebbe andato anche peggio dal momento che, per le altre 40 abitazioni messe a disposizione, sarebbero arrivate soltanto 5 domande;

INTERROGA l’Assessore regionale competente in materia

  • per sapere se risulti che alcune Amministrazioni comunali abbiano chiesto l’introduzione, nei bandi per l’accesso all’autorecupero degli alloggi ATC, di criteri più restrittivi rispetto a quelli previsti dalla vigente normativa regionale, che avrebbero contribuito alla scarsa adesione evidenziata dai dati sopra riportati