Abbonamenti Frecciarossa sulla tratta Torino-Milano

Premesso che

  • con Delibera n. 54 dell’11 maggio 2016 l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha definito il contenuto minimo degli specifici diritti che i passeggeri in possesso di “abbonamenti” possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi ferroviari ad Alta Velocità a partire dal 1 gennaio 2017;
  • la Delibera dell’ART ha suscitato notevoli controversie ed è stata oggetto di impugnativa sia di fronte al TAR da parte del Comitato nazionale pendolari Alta Velocità che hanno eccepito che l’atto pur stabilendo garanzie non prevede l’obbligo degli abbonamenti, sia da parte di Trenitalia con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica dato che l’atto imporrebbe adeguamenti molto onerosi dei sistemi informatici e di prenotazione;

considerato che

  • in particolare, infatti, l’allegato A della Delibera n. 54 all’articolo 3, concernente i diritti all’utilizzo degli abbonamenti, specifica: “I gestori dei servizi che propongono un’offerta commerciale di abbonamenti garantiscono che la loro organizzazione sia adeguata alle esigenze di trasporto dei titolari di abbonamento”. In base a tale assunto, trattandosi di offerta commerciale e non di servizio pubblico, né Trenitalia né gli altri operatori del settore sarebbero tenuti a mantenere l’offerta abbonamenti nell’ambito dei servizi dell’Alta Velocità;
  • in conseguenza della Delibera dell’ART alcune aziende di trasporto ferroviario come NTV hanno già abolito gli abbonamenti per l’Alta Velocità, mentre Trenitalia, che in un primo tempo ne aveva valutato l’eliminazione, ha deciso di mantenere gli abbonamenti Frecciarossa, ma ad un prezzo maggiore, come precisato dall’Amministratore delegato Barbara Morgante in un’audizione, tenutasi la scorsa settimana sul tema, in Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato;

sottolineato che 

  • nel corso dell’audizione in Senato l’Ad di Trenitalia ha comunque sottolineato che l’adeguamento del sistema informatico alle prescrizioni dell’ART, oltre che oneroso, richiederà molto tempo, per cui se l’azienda non sarà pronta entro gennaio l’emissione degli abbonamenti verrà comunque sospesa;
  • sia l’incremento di prezzo degli abbonamenti che la loro eventuale sospensione costituiscono un notevole danno soprattutto per i pendolari che quotidianamente usufruiscono della linea ad Alta Velocità Torino-Milano;

rilevato che 

  • a differenza di altre aziende come NTV, Trenitalia S.p.A. è al 100 per cento di Ferrovie dello Stato Italiane, ovvero di una società direttamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per cui la valutazione delle scelte economiche e strategiche aziendali non può prescindere da un approfondito confronto con lo Stato. A tale riguardo in Senato è già stato sollecitato l’intervento del Governo per garantire ai pendolari dell’Alta Velocità il diritto di viaggio;
  • il collegamento Torino-Milano ha notevole rilevanza anche nell’ambito dei servizi di trasporto ferroviario di persone di interesse regionale e locale, che è oggetto del Contratto di servizio (di prossima scadenza) tra la Regione Piemonte e Trenitalia di cui alla D.G.R. n. 16-2262 del 27 giugno 2011. Per questo motivo rientra tra gli impegni prioritari della Regione la tutela del diritto alla mobilità dei pendolari anche per quanto riguarda la problematica degli abbonamenti all’Alta Velocità;

INTERROGA l’Assessore competente per sapere

  • come la Regione intenda attivarsi nella problematica sugli abbonamenti Frecciarossa di Trenitalia, a tutela del diritto alla mobilità dei pendolari della tratta Torino-Milano.