Banda ultralarga in Piemonte

Sviluppo della banda ultralarga in Piemonte e allacciamento al servizio di fibra ottica per l’utenza dei territori interessati dalla stipulanda convenzione con Infratel 

Premesso che

  • il nostro Paese è ancora indietro in tutte le classifiche europee relative alla digitalizzazione ed è ultimo per diffusione della banda ultralarga. È un dato allarmante perché può essere l’origine di altri – e sempre più ampi – divari difficilmente colmabili se protratti nel tempo. La banda ultralarga è la materia prima del nostro futuro, per l’intero sistema economico e sociale. E’ la risorsa fondamentale su cui costruire la competitività del Paese, nonché la premessa imprescindibile per avere un’Italia più veloce, agile e meno burocratica;

Premesso, altresì, che

  • la Giunta regionale ha illustrato, di recente, la prima fase di avanzamento del Piano di sviluppo della banda ultralarga sul territorio piemontese con l’obiettivo di una copertura totale secondo i criteri dettati a livello europeo e nazionale;
  • più precisamente, l’Agenda Digitale Europea prevede entro il 2020 l’accesso ad una connessione pari o superiore a 30 Mbps per la totalità della popolazione europea e almeno il 50% delle famiglie con connessioni Internet di oltre 100 Mbps. A partire da tale Agenda, il nostro Governo ha poi previsto la copertura ad almeno 30 Mbps per il 100% della popolazione italiana e la copertura ad almeno 100 Mbps dell’85% della Obiettivo nazionale è anche quello di assicurare una copertura ad almeno 100 Mbps per sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali in primis), nonché per aree di particolare interesse economico o concentrazione demografica, quali le aree turistiche, gli snodi logistici e le aree industriali;
  • il fabbisogno economico per il Piemonte per consentire la realizzazione della banda ultralarga sulla totalità delle aree bianche – ovvero quelle a fallimento di mercato, in cui è necessario l’intervento pubblico per garantire la copertura del servizio – è stato calcolato pari a circa 284 milioni di euro, di cui 90 milioni da fondi regionali (FESR e FEASR) e i restanti 194 da fondi nazionali (FSC); a questi se ne aggiungeranno poi almeno 200 di investimenti privati;
  • il cronoprogramma della Giunta regionale per l’attuazione del Piano prevede innanzitutto, a breve, la firma dell’Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico. Tale Accordo prevede il finanziamento della progettazione e realizzazione dell’infrastruttura passiva (Fase 1), nonché quello della sua gestione, manutenzione e commercializzazione (Fase 2). Il soggetto attuatore sarà Infratel, mentre la Regione definirà la pianificazione degli interventi e, successivamente, avrà il compito di monitorare i processi. Le due fasi potranno essere attuate mediante procedure di gara a livello regionale o pluri-regionale, ai bandi saranno chiamati a rispondere gli operatori che realizzeranno l’infrastruttura passiva e che l’avranno in concessione per 25 anni;

Considerato che

  • uno studio di fattibilità predisposto da Torino Wireless e Ernst&Young su incarico della Regione per rilevare la copertura attuata e pianificata dagli operatori TLC, con particolare attenzione agli operatori locali piemontesi, nonché i fabbisogni in termini di utilizzo di servizi Ict delle imprese, ha evidenziato, con estrema chiarezza, la necessità di ulteriori interventi di sviluppo sul nostro territorio, con particolare riferimento alle aree montane e più disagiate;

Considerato, inoltre, che

  • vi sarebbero aree della nostra regione nelle quali la fibra ottica, nonostante sia già stata posizionata nel corso del 2015 nell’ambito del Programma nazionale “Digital Divide”, risulterebbe essere abbandonata nei cavidotti del sottosuolo senza essere stata collegata alla rete telefonica. In altri termini, nessun operatore avrebbe in programma, nel medio termine, l’allacciamento dell’utenza con la conseguenza che, così facendo, la popolazione di tali aree continuerebbe a fruire di un servizio qualitativamente arretrato;

sottolineato che

  • è prioritario ed urgente – come peraltro evidenziato dallo stesso Presidente della Regione Piemonte – sviluppare una infrastruttura di rete in banda ultralarga e garantirne l’accesso al maggior numero di cittadini dal momento che non sussiste alcun dubbio sul fatto che la crescita economica e sociale di un territorio vada di pari passo con l’innovazione tecnologica;
  • ci sono poi da non sottovalutare i temi importanti dello sviluppo turistico delle zone collinari e montane della nostra regione, sviluppo sempre più connesso all’accesso a Internet e ai servizi on line, e quello dei rapporti tra cittadinanza e pubblica amministrazione, che soltanto grazie ad un utilizzo sempre più diffuso dei canali telematici possono essere snelliti e semplificati.

Tutto ciò premesso,

INTERROGA

l’Assessore regionale competente in materia per sapere

  • quali azioni di programmazione e coordinamento con gli operatori privati la Giunta regionale ha previsto al fine di rendere disponibile, il prima possibile, l’allacciamento al servizio per l’utenza dei territori interessati dalla stipulanda convenzione con Infratel.