Servizio di assistenza emodialitica a domicilio

Ordine del giorno di Paolo Allemano: Promozione del servizio di assistenza emodialitica a domicilio.

Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • sono almeno tre le ragioni principali per le quali oggi, in controtendenza rispetto al passato, numerosi trattamenti sanitari stanno entrando o rientrando a domicilio, uscendo dagli ospedali. La prima ragione è logistica: nei Paesi industrializzati, gli ospedali sono sottodimensionati rispetto alle esigenze di una popolazione a vita media crescente e che invecchia con una rapidità impressionante; dati i costi elevatissimi delle strutture ospedaliere soltanto una politica sanitaria di deospedalizzazione rapida può permettere di fronteggiare le richieste crescenti. La seconda ragione è economica: la deospedalizzazione è nettamente favorevole dal punto di vista economico. La terza ragione è culturale e riflette una tendenza alla rivalutazione dell’individuo nell’ambito clinico: si parla, infatti, con sempre maggiore frequenza, di trattamenti “sartoriali”, adattati alle necessità del paziente, per cui l’approccio cosiddetto “olistico” non è più unicamente confinato alle medicine complementari, ma è anche, sempre di più, chiamato a modulare le terapie convenzionali;
  • tra le terapie convenzionali, la terapia sostitutiva renale (dialisi) si rende necessaria quando si perde più del 90% della funzione renale. Essa rappresenta una terapia particolare, che richiede molto tempo, ha caratteristiche di ripetitività e coinvolge pesantemente la vita dei pazienti e delle loro famiglie;

considerato che

  • la popolazione uremica in terapia dialitica è in costante aumento, in virtù dell’invecchiamento della popolazione e del miglioramento dell’assistenza sanitaria;
  • l’evoluzione tecnologica ha permesso, già da molti anni, l’impiego di macchine per la dialisi di facile utilizzo a domicilio;

ritenuto che

  • al di là del vantaggio economico, comunque rilevante, una dialisi autogestita a domicilio risponda sia a una richiesta di maggiore autonomia del paziente, sia a una sua maggiore riabilitazione psico-sociale, mantenendolo nel proprio ambiente e migliorandone la qualità della vita, eliminando, peraltro, i costi e il disagio del viaggio casa-ospedale. La casa è, infatti, riconosciuta come un ambiente protetto, in cui l’affetto e la solidarietà dei familiari possono aiutare a sostenere il peso della malattia;
  • non sono poi da sottovalutare i vantaggi clinici della dialisi a domicilio, legati a una maggiore protezione dal rischio di contrarre infezioni ospedaliere e alla maggiore facilità di seguire prescrizioni dialitiche personalizzate;
  • l’emodialisi domiciliare, inoltre, libera dai vincoli imposti dalla disponibilità di posti letto e dai turni della sala dialisi ospedaliera, permettendo di incrementare la frequenza e la durata dei trattamenti. Proprio la possibilità di incrementare frequenza e durata della dialisi è una delle più importanti chiavi di lettura dei successi di sopravvivenza, benessere clinico e riabilitazione registrati, in maniera crescente negli ultimi anni, in emodialisi domiciliare;
  • gli eventuali maggiori costi del trattamento a domicilio potrebbero essere contro bilanciati della riduzione della spesa di trasporto dei pazienti; 

sottolineato come

  • siano ancora pochissimi i Centri che dispongono di programmi di emodialisi domiciliare;
  • occorra, dunque, incrementare la deospedalizzazione del servizio per andare incontro alla crescente richiesta dei pazienti;

IMPEGNA la Giunta regionale del Piemonte

  • a promuovere il servizio di assistenza emodialitica a domicilio, con gare di area vasta e allocazione delle risorse sulla base delle necessità dell’utenza.