Interrogazione del consigliere Barazzotto sui gravi incidenti in silvicoltura

Sempre più spesso le cronache riportano notizie di gravi infortuni sul lavoro con esiti mortali o comunque invalidanti nel settore forestale durante le fasi di abbattimento delle piante, ramatura e depezzatura dei tronchi, esbosco ed accatastamento del legname. Ad essere coinvolti, molto spesso, risultano coinvolti soprattutto hobbisti o, ancora di più, disoccupati che, in cambio di parte della legna, si prestano ad eseguire lavorazioni estremamente delicate, che richiedono competenze e attrezzature specifiche, nonché dispositivi di protezione idonei. Si tratta, chiaramente, di soggetti per i quali non trovano applicazione le disposizioni di cui al Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Per queste ragioni il consigliere Vittorio Barazzotto ha presentato un question time in consiglio regionale per chiedere all’assessore Alberto Valmaggia: “considerando l’entità del fenomeno valutato sulla base dei dati forniti dal Settore regionale Prevenzione e Veterinaria o da altre fonti, quali interventi la Giunta regionale intenda attuare, qualora non già previsti, al fine di tutelare quei soggetti che incorrono in gravi infortuni in selvicoltura ma per i quali non trovino applicazione le disposizioni di legge”. Nella risposta, l’assessore Valmaggia ha illustrato quanto la Regione Piemonte mette in campo per prevenire infortuni gravi e mortalità in una professione che presenta i più alti rischi professionali: “Il settore foreste della Regione Piemonte, in collaborazione con IPLA e altri soggetti esperti in materia (agenzie formative, Università, Cnr) da circa 15 anni promuove la cultura della sicurezza nelle attività forestali indipendentemente dalla natura del soggetto coinvolto, sia esso professionale od hobbista. A titolo esemplificativo sono stati redatti: il manuale del boscaiolo, video sulle tecniche di abbattimento ed allestimento e schede di sicurezza nei cantieri forestali, approfondimenti in materia di meccanizzazione e tecnologia, app e corso online sulla sicurezza nei cantieri forestali e poi la realizzazione, attraverso il progetto Interreg “Informa” di video promozionali sull’importanza della formazione professionale in campo forestale. Sono stati poi realizzati una serie di adeguamenti normativi che vanno dai requisiti professionali all’albo delle imprese forestali del Piemonte e poi la creazione di percorsi formativi definendo tre diversi profili di operatore, ossia l’operatore forestale, l’operatore in ingegneria naturalistica e l’operatore in treeclimbing. Tutte le attività sono promosse e finanziate con continuità grazie ai vari PSR sin dall’anno 2000. Proprio oggi dovrebbe uscire il bando della misura 1 del nuovo PSR con la quale, oltre a proseguire nell’azione di formazione ed aggiornamento per gli operatori del comparto, sarà possibile (unica regione in Italia) l’accesso ai corsi (completamente gratuiti) di giovani, disoccupati ed inoccupati. Ci auguriamo che questi soggetti rispondano positivamente e possano acquisire competenze utili alla crescita della cultura della sicurezza, al contrasto della disoccupazione ed al ricambio generazionale”.