Sindrome del Burnout

Interrogazione di Alfredo Monaco (primo firmatario) e Paolo Allemano sulla Sindrome del Burnout: richiesta di valutazone nelle strutture sanitarie Piemontesi

Premesso che: La Sindrome del burnout comporta esaurimento emotivo, depersonalizzazione ridotta realizzazione personale nelle categorie
professionali cosiddette “d’aiuto”, quali quelle sanitarie. Le cause sono il logoramento la decadenza fisica riconducibili allo stress da sovraccarico di
lavoro, senso di impotenza, mancanza di controllo sulle risorse, riconoscimento inadeguato per l’attività svolta, disadattamento dal crollo del
senso di appartenenza comunitario oppure quando manca la fiducia, il rispetto ed il sostegno, assenza di equità, valori non condivisi con
l’organizzazione ambientale. Ne deriva atteggiamento negativo verso beneficiari dell’aiuto, se stessi, il lavoro, la vita; calo della soddisfazione
lavorativa, della qualità della vita dell’impegno verso l’organizzazione.

Le conseguenze al sistema sono un forte incremento da un lato di assenteismo, dall’altro un calo di prestazione, di qualità del servizio di
soddisfazione. Considerato che le conseguenze della sindrome si riflettono, secondo numerosi ed autorevoli studi internazionali, su una perdita del 40-50% delle giornate lavorative, con una perdita secca non solo di efficienza ma anche di efficacia.

Considerato che l’interpellante primo firmatario ha svolto una breve indagine personale presso il presidio Ospedaliero di Rivoli su un campione di 150
dipendenti della struttura somministrando il Masiach Burnout Inventory (MBI), formulato su 22 test tarati su scala di Likert, che indaga le cause misura
aspetti: esaurimento emotivo (EE), depersonalizzazione (DEP), gratificazione personale (GP). Si sono ottenuti seguenti risultati: burnout alto per EE in 79
casi (52,7%), per DEP in 132 (88%), per GP in 120 (80%); medio per EE in 40 casi (26,7%), per DEP in 17 (11,3%), per GP in 27 (18%); basso per EE in 31 casi (20,6%), per DEP (0,7%), per GP (2%). Burnout alto di DEP si associa in 79 (59,9%) di alto EE, così come in 70 (53%) di GP. In caso il burnout moderato nelle tre valutazioni ed in casi il burnout basso per EE ed associato ad alto quando si misura DEP GP. L’Età media 43,4 anni (range 25-63) per una popolazione di 43 maschi (28,7%) 107 femmine (71,3%). In 64 casi non specificato il reparto di appartenenza (42,6%). Reparti di appartenenza: DEA 29 (19,9%), RIA 13 (8,7%), chirurgia 20 (13,4%), medicina 15 (10%), pediatria (3,3%), ORL (1,3%), direzione sanitaria (1,3%).

Considerati oltre ogni livello di allarme i risultati ottenuti 
Finalizzando anche al recupero di efficienza, oltre che di efficacia

INTERPELLA la Giunta regionale, l’Assessore competente

  • verificare, approfondire e rispondere in ordine alla misura della sindrome di
    burnout nell’ambito delle strutture sanitarie piemontesi al fine di tutelare il primo bene regionale che è la risorsa umana
  • ad istituire una eventuale indagine, puntuale, anche con la collaborazione della Commissione IV, per misurare il burnout studiarne eventuali misure di rimozione