”Il Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, con l’ordinanza n.3 del 2023 aveva disposto che la Regione Piemonte, entro 30 giorni dal collaudo delle barriere contro la diffusione della PSA, prendesse definitivamente in consegna l’opera e si occupasse di ogni onere connesso alla sua gestione e alla sua manutenzione. Dopo qualche settimana, la Regione provvedeva a rispondere al Commissario che, sentita la Provincia di Alessandria, era in corso di definizione lo schema di convenzione per il trasferimento alla stessa delle opere collaudate. Inoltre, la Regione precisava che gli oneri per la manutenzione delle barriere, circa 300 mila euro all’anno, sarebbero stati da lei anticipati alla Provincia di Alessandria, fermo restando che sarebbero stati posti a rimborso verso la struttura commissariale nazionale” spiega il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti.
“Questo l’antefatto risalente agli ultimi mesi del 2023, quindi circa un anno fa – prosegue l’esponente dem – Oggi, durante l’audizione nelle Commissioni III e IV del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, l’Assessore competente ci ha informati del fatto che la convenzione non è stata definita, che le barriere sono di proprietà della Regione e che si riserva di rispondere sulla manutenzione della rete”.
“Credo che sia arrivato il momento di fare luce su questa vicenda. L’avevo chiesto un anno fa e torno a chiederlo adesso. C’è un’opera pubblica che è costata circa 10 milioni di euro per contenere la diffusione della PSA, sulla quale è necessaria, annualmente, la manutenzione. Non deve certo trasformarsi in un rifiuto lungo i boschi e la campagna della provincia di Alessandria. La peste suina africana dilaga e le barriere di contenimento non sono gestite da nessuno” conclude Ravetti.
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