«Da mesi solleviamo precise denunce sulle condizioni del grattacielo della Regione, presentato come un grande successo dalla precedente Giunta, ma ancora pieno di falle e problematiche tecniche». Lo dichiarano i consiglieri regionali del PD Monica CANALIS, Daniele VALLE e Gianna PENTENERO che oggi hanno partecipato al sopralluogo della I Commissione, richiesto dalla consigliera Canalis per valutare le questioni segnalate dai lavoratori, sulle quali il consigliere Valle ha presentato nei giorni scorsi due Interrogazioni. Al sopralluogo erano presenti anche i consiglieri regionali del Pd Alberto AVETTA, Nadia CONTICELLI, Fabio ISNARDI ed Emanuela VERZELLA.
In particolare sono stati evidenziati problemi attinenti alla sicurezza: in occasione dell’allagamento dei locali tecnici avvenuto ad agosto, che ha costretto l’Amministrazione a mandare a casa i dipendenti in servizio concedendo lo smart working per tutta la settimana, è emersa la mancanza di una procedura e di una linea di comando relativa alla gestione di situazioni critiche chiara e condivisa tra gli attori e nota a tutto il personale; il ritardo con cui è intervenuta la control room, teoricamente è presente h24, ma che evidentemente non è intervenuta tempestivamente per arginare il malfunzionamento comunicando alla Struttura responsabile il danno e la sua entità; l’assenza di un sistema di comunicazione, ulteriore rispetto all’EVAC, che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) funzionare per comunicazioni all’interno della sede e per allertare tutto il personale in caso di criticità o per emergenze. Inoltre persistono problemi relativi alla scarsa affidabilità del sistema di pronto intervento in caso di guasto (è dello scorso 2 settembre il fermo che ha coinvolto alcuni colleghi bloccati per circa ½ ora nella cabina e contattati non prima di ¼ d’ora dal momento della segnalazione di allarme con apposito pulsante nella cabina); infiltrazioni dal controsoffitto; problemi di climatizzazione; bagni maleodoranti; vetri rotti; segnale telefonico scarso o assente; assenza di molti maniglioni antipanico.
Aggiungono CANALIS, VALLE e PENTENERO: «I problemi più gravi sono legati a due elementi vitali: acqua e aria. Non c’è infatti nessuna certezza rispetto al controllo dei filtri dell’aria e neppure rispetto alla potabilità dell’acqua. L’ambiente è insano e spesso la climatizzazione non è adeguata in più parti degli open space. Ci sono piani su cui fa molto freddo ed altri su cui fa molto caldo. Mancano il nido aziendale, la palestra interna, il bancomat e altri servizi promessi ai dipendenti per rendere meno amara la pillola dello spostamento in periferia, così come manca una vera e propria vélo station, per chi prende il treno e poi la bici o per chi si muove con la bici. E infine: manca ancora il collaudo tecnico sulla corrispondenza al contratto dei lavori eseguiti. Ci chiediamo perché questi problemi siano stati occultati e minimizzati fino ad oggi e cosa si stia facendo per mettere in sicurezza i 2.200 lavoratori della Giunta ».