LAVORARE PER INDIVIDUARE INSIEME UNA SOLUZIONE PER TUTELARE E RILANCIARE LA SANITA’ PUBBLICA

“Comprendiamo perfettamente la posizione che le rappresentanze sindacali di medici, OSS e infermieri hanno, ancora una volta, espresso, e siamo convinti che debbano essere fatti tutti i passi necessari, sia a livello regionale che a livello statale, per dare risposte e certezze sui conti della sanità, sui contratti precari e sulla stabilizzazione del personale e conseguentemente sull’abbattimento delle liste d’attesa che potrà essere realizzato soltanto attraverso il potenziamento degli organici” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Segretario regionale del Partito Democratico Paolo Furia.

 “Nei mesi scorsi – proseguono gli esponenti dem – abbiamo più volte sollevato il tema della stabilizzazione di coloro che, assunti durante la pandemia con contratti a tempo determinato, dopo essersi spesi in prima linea contro il Covid, mettendo a rischio continuamente la propria salute, rischiando di perdere il lavoro e di lasciare scoperte strutture sanitarie importanti, impoverendo così sempre più l’offerta sanitaria. Inoltre, sarà impossibile per il Piemonte cogliere appieno le opportunità che il PNRR fornirà senza prevedere una corposa integrazione di professionalità tecniche e amministrative qualificate che rinforzino le strutture di ASL e ASO e che evitino che le risorse economiche del PNRR vengano disperse o sprecate.”.

“Ci preoccupa infine – concludono Gallo e Furia – l’allarme sempre più insistente sui conti della sanità. Vogliamo, infatti, capire nel dettaglio da che cosa derivi e attendiamo di poter vedere i documenti che l’Assessore Icardi porterà lunedì in Commissione. Deve essere fatta chiarezza se il buco nei conti derivi soltanto dall’aumento delle spese dell’energia o sia, come invece crediamo, anche causato da una cattiva gestione. Siamo a disposizione per trovare lavorare tutti insieme nell’individuazione, anche con il Governo, di una soluzione che ci permetta di tutelare e rilanciare la sanità pubblica nei nostri territori”.