LA REGIONE AGISCA PER SUPERARE DISSERVIZI E DISAGI SULLA TORINO-CERES

Il consigliere Alberto AVETTA (PD) ha presentato un’interpellanza dopo i fatti verificatisi a Ciriè e a Ceretto di San Maurizio: “Chi continua a vivere in montagna merita attenzione. Il reale interesse per la montagna si dimostra risolvendo con tempestività anche i disservizi del trasporto pubblico locale.”

«Sulla linea SFMA Torino-Ceres continuano a registrarsi frequenti disagi e disservizi. Nelle ore di punta GTT aveva previsto un rafforzamento del servizio con un numero maggiore di bus ma, evidentemente, non sono sufficienti, se gli abbonati vengono lasciati a piedi come è accaduto in questi giorni a Ciriè e a Ceretto di San Maurizio, causa le prescrizioni anti-Covid19 che limitano la capienza. La linea Torino-Ceres è nevralgica perché, insieme alla SP1, rappresenta l’infrastruttura di collegamento tra le Valli di Lanzo e Torino. A suo tempo avevo richiamato l’importanza di garantire un efficace servizio sostitutivo, essendo la linea ferroviaria limitata a Borgaro, a causa del completamento dei lavori per il passante e per il ponte sulla Stura tra Borgaro e Venaria, altrimenti i valligiani sarebbero stati indotti ad abbandonare il treno e ricorrere ai mezzi privati. Per questo ho presentato un’Interpellanza per sollecitare azioni specifiche da parte della Regione Piemonte. Le Valli di Lanzo meritano risposte puntuali». Lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA, che quest’oggi ha presentato un’Interpellanza. «Poche settimane fa i sindaci del territorio, insieme ad Uncem, avevano sollevato molte critiche al servizio, perché risultavano tagli alle corse e modifiche agli orari tali da rendere molto disagevole l’utilizzo del treno per spostarsi dalle Valli di Lanzo a Torino e viceversa. Chi continua a vivere in montagna, merita tutta la nostra attenzione. Le comunità montane svolgono un prezioso ruolo di presidio, e non possono continuare ad assistere ad una progressiva desertificazione dei servizi locali, dalla scuola alla sanità, dalle poste al trasporto pubblico locale. Alla montagna e alle sue genti non servono elogi retorici, servono servizi adeguati. Il reale interesse per le terre alte si dimostra anche affrontando e risolvendo con tempestività disagi e disservizi che penalizzano il collegamento con le aree urbane».