100.000 DOMANDE PER L’ASSEGNO DI STUDIO MA NESSUN AUMENTO DI RISORSE DA PARTE DELLA GIUNTA CIRIO E NESSUNA REVISIONE DELL’ISEE

Per due mesi la Giunta Cirio ci ha proposto i bonus del ‘Riparti Piemonte’ in cinque o sei tranches, rivolte ai vari codici Ateco, ma ha dimenticato la categoria forse più importante di tutte: quella degli studenti delle scuole primarie, secondarie e della formazione professionale.

La Caritas di Torino constata un aumento dell’80% degli accessi alle mense dei poveri, a certificare il drastico impatto del Covid-19 sulle famiglie. A fronte di questo aumento della povertà dovrebbe far seguito un aumento delle risorse per l’assegno di studio, per evitare che l’impoverimento ostacoli l’istruzione e che aumenti la dispersione scolastica (peraltro in un anno le domande sono passate da 60mila a 100mila).

La crisi economica non si combatte solo creando posti di lavoro ma anche investendo sulla formazione. Eppure, sulle politiche educative la Giunta Cirio si è finora distinta soltanto per attacchi al Governo nazionale e ritardi sulle proprie azioni (fondi per i centri estivi non pervenuti e nessun incremento delle risorse per l’assegno di studio nella legge Riparti Piemonte). La bocciatura odierna dell’Aula di Palazzo Lascaris degli ordini del giorno sugli assegni di studio conferma un vuoto della destra piemontese in questo settore. Neppure l’introduzione dell’Isee istantaneo per fotografare la reale situazione delle famiglie è stata presa in considerazione. Un’occasione persa”.