Affido minori: note dell’Assessora premature e contrastanti

Nell’ultimo mese l’Assessore Caucino ha scritto due volte ai servizi sociali prescrivendo la ripresa degli incontri in luogo neutro per i #minori allontanati dalla famiglia d’origine, senza però offrire il supporto della Regione per fare tamponi alle persone coinvolte (genitori naturali, minori, genitori affidatari, educatori, assistenti sociali…) e per garantire che tutti fossero muniti delle necessarie protezioni anti contagio. Insomma, una prescrizione dall’alto, scollata dalla realtà e soprattutto più attenta alle pressioni di alcuni genitori che alla tutela della salute. Peraltro senza alcun accordo con il Tribunale per i minorenni.
Queste note di Caucino erano premature, contrastanti con le severe ordinanze di Cirio e difficili da mettere in pratica.
L’epidemia è infatti ancora troppo estesa per giustificare allentamenti delle restrizioni, soprattutto alla luce delle disposizioni particolarmente limitanti adottate dal Piemonte. Le ultime persone che dovrebbero essere esposte a rischi sanitari sono proprio i bambini. Così come i loro genitori e gli operatori che li seguono.
Va inoltre ricordato che in queste settimane di lock down gli assistenti sociali, gli educatori e le famiglie affidatarie hanno garantito contatti regolari con le famiglie d’origine sotto la forma delle videochiamate, quindi la relazione non si è mai interrotta, neppure nel caso dei genitori separati.
Questa settimana il Parlamento ha approvato il rinvio dell’apertura dei luoghi neutri al 31 maggio, quindi le note di Caucino sono superate e le famiglie affidatarie e le comunità residenziali non dovranno più subire pressioni.