4 SU 12 ASL PIEMONTESI NON HANNO ANCORA ORGANIZZATO CURE DOMICILIARI

A un mese dal Decreto nazionale che ha istituito le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), in Piemonte ben 4 su 12 Asl non le hanno ancora concretamente attivate. Si tratta di Biella, Verbania, Cuneo 1 e soprattutto Torino Città, che è la più grande Asl della Regione.

Le Usca sono indispensabili per intercettare i pazienti nella fase iniziale dell’infezione e per effettuare terapie precoci e monitoraggio a domicilio, riducendo i casi di degenerazione dell’infezione con conseguente ospedalizzazione.

Non è però accettabile che l’effettiva operatività delle Usca, che necessita di farmaci particolari, di tamponi, ossigeno, saturimetri, dispositivi di protezione, procedure di raccordo con Sisp e Medici di medicina generale, di personale dedicato, sia totalmente demandata alle singole Asl con il rischio di avere ritardi oppure protocolli meno efficaci in alcuni territori.

Chiediamo all’assessorato alla Sanità di assumersi la responsabilità politica e tecnica di una regia unitaria, a partire da un Protocollo unico regionale sulle cure domiciliari che ancora manca. Le cure domiciliari precoci sono fondamentali per contenere la diffusione del contagio, fare filtro e alleggerire la pressione sugli ospedali, salvando molte vite umane. Non possiamo più aspettare”.