Specificità montana del VCO: la proposta della Lega complica i problemi

 “In merito alle consultazioni svolte dalla I Commissione del Consiglio regionale sulla proposta di legge presentata dal Presidente del gruppo della Lega Alberto Preioni è opportuno fare alcune precisazioni. Innanzitutto la norma nazionale introdotta l’anno scorso prevede che la Regioni destinino una quota (pari almeno al 60%) dei canoni idroelettrici alle Province dove avviene tale utilizzo. Noi abbiamo chiesto che la Regione assuma tale provvedimento legislativo con urgenza per evitare che qualunque provvedimento sia oggetto di possibile impugnativa. Ma la Giunta regionale deve mettere realmente i soldi dato che la pdl presentata dalla Lega Nord non ha alcuna copertura finanziaria” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Quando, infatti – prosegue Ravetti – si quantifica la spesa di 16.792.873 euro e si dice che tali risorse sono disponibili nella Missione 18 programma 01 si dimentica di spiegare che, ad oggi, il ddl di Bilancio della Giunta regionale prevede su tale missione una disponibilità di 22.061.310,39 euro a fronte di spese, nel 2019, su tale missione e programma di 45.853.512,04. Quindi, se non si vuole vendere fumo occorre innanzitutto che la Giunta regionale recuperi, realmente, le risorse, cosa di cui non è minimamente preoccupata la Lega”.

“Il riconoscimento della specificità montana del VCO – spiega Domenico Ravetti – è già avvenuto con la legge regionale n. 8/2015 e con la legge regionale n.23/2015, all’art.9, sono state individuate le funzioni specifiche che sono state attribuite dalla Regione alla Provincia del VCO in relazione alla sua specificità montana. E’ bene ricordare che, ad oggi, la Provincia del VCO non è in grado di esercitare gran parte delle funzioni attribuite per le note difficoltà finanziarie e organizzative. Noi siamo disponibili a verificare se vi sono le condizioni per un ulteriore trasferimento di funzioni, ma non deve trattarsi solo di un’operazione di facciata”.

“Autonomia differenziata non significa pensare alle esigenze di un solo territorio perché ricordo alla Lega che i problemi del Piemonte vanno affrontati nella loro complessità e tutti insieme, coinvolgendo gli Enti Locali interessati che dovranno ricevere funzioni e risorse. Al momento mi sembra che anche nell’affrontare il tema del VCO, che peraltro non è competenza esclusiva del capogruppo della Lega, la maggioranza si sia abbandonata a proclami e che, invece di trovare soluzioni, complichi i problemi” afferma Ravetti.

“Ritengo che una materia tanto delicata non possa essere trattata senza approfondimenti e analisi. Occorre istituire un tavolo tecnico-politico, come suggerito dall’Uncem, per approfondire i temi dell’autonomia differenziata, le condizioni di autonomia delle Province montane, il ruolo degli Enti locali, le modalità di assegnazione delle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche e l’uso dei relativi canoni” conclude il Presidente Ravetti.