Qual è il modello del centrodestra? Icardi ci dica in quale direzione vuole andare

“Abbiamo chiesto, ripetutamente, che l’Assessore Icardi venisse in Commissione Sanità e in Aula per fare chiarezza sulle dichiarazioni, che è abituato ad affidare alla stampa, in merito al maggiore coinvolgimento delle strutture private accreditate nell’erogazione dei servizi sanitari e anche nella gestione del sistema regionale di emergenza ospedaliera. Finalmente oggi l’Assessore si è presentato in Consiglio regionale per una comunicazione, peraltro scarna e priva di elementi aggiuntivi rispetto ai suoi comunicati stampa. Invitiamo ancora una volta Icardi ad abbandonare la politica degli annunci e a predisporre, finalmente, un nuovo Piano sociosanitario pluriennale, definendo, con chiarezza, che cosa faranno i privati e con quali risorse. Siamo disponibili a dialogare senza pregiudizi. Tuttavia, vogliamo sottolineare la differenza di visioni tra noi e il centrodestra sul ruolo del privato accreditato che può essere anche potenziato, ma non sul tema dei pronto soccorso che, per loro natura sono generalisti e complessi e sono il caposaldo del servizio sanitario pubblico; altra cosa rispetto a quello che prospettato oggi in aula. Il privato accreditato può svolgere un ruolo importante anche maggiore rispetto a oggi, in alcune specialità ed eccellenze e in particolare nel percorso post acuzie e nella lungodegenza, che permette la rotazione dei posti letto negli ospedali e, quindi, un minore affollamento anche dei pronto soccorso. il nostro modello è ben diverso da quello prospettato oggi da Icardi” dichiara il portavoce del Gruppo Pd in Commissione Sanità Raffaele Gallo.

“Dopo quasi sette mesi dall’avvio della legislatura – continua il Consigliere Gallo – l’Assessore Icardi continua a non presentare proposte concrete sulla riorganizzazione della sanità piemontese. Sul tema dei pronto soccorso vogliamo evidenziare che il servizio sanitario pubblico è il solo dotato di strutture in grado di gestire tutte le emergenze-urgenze. Infatti, i pronto soccorso che il privato accreditato è disponibile ad aprire in Piemonte sarebbero soltanto specialistici, strutturati, cioè, sulla base di specialità già presenti nelle cliniche e non generalisti come quelli pubblici che affrontano, quotidianamente, tutte le emergenze. Sono altra cosa”

“La Giunta Chiamparino – conclude Gallo – è riuscita, con grande fatica, a far uscire il Piemonte dal piano di rientro dal debito sanitario, si è tornati ad assumere medici e infermieri e a investire in edilizia sanitaria. Si sono poste le basi per rafforzare la medicina territoriale e la continuità assistenziale, si sono aperte le Case della Salute per rispondere alle esigenze, spesso, croniche, della popolazione anziana. Questo lavoro importante dovrebbe essere completato. Questo è il nostro modello di sanità. Qual è quello del centrodestra? Attendiamo ancora di conoscere che cosa intenda fare l’Assessore alla Sanità”.